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Fallimenti aziendali in aumento, balzo del 14% in Ticino

Il Ticino spicca sia per l'aumento delle insolvenze che per i fallimenti KEYSTONE/TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI sda-ats

(Keystone-ATS) Aumentano i fallimenti aziendali e in parallelo viene creato anche un maggior numero di nuove imprese: nei primi nove mesi dell’anno hanno depositato i bilanci 4936 aziende, l’1,4% in più dell’anno precedente.

Particolarmente marcata è stata la crescita in Ticino, superiore al 14%.

Stando ai dati diffusi oggi dalla società di informazioni economiche Creditreform a livello nazionale la parte del leone è rappresentata dalle insolvenze (3534, +1,7%), mentre una progressione minore (+0,9% a 1402) è stata rilevata per le chiusure per lacune nell’organizzazione (articolo 731b del Codice delle obbligazioni). Per il solo mese di settembre i fallimenti totali hanno fatto un balzo del 7,1% a 572, dovuto però più che altro all’effetto del 731b CO.

Tornando al periodo gennaio-settembre spicca il dato del Ticino, che presenta sensibili tassi di crescita, sia per le insolvenze (+13,7% a 323) che per le chiusure relative a carenze organizzative (+15,2% a 258). Il totale mostra una progressione del 14,4% a 581. Nei Grigioni invece si sono osservati 97 fallimenti totali (-6,7%), con 70 insolvenze (+59,1%) e 27 731b CO (-55,0%).

Nel campo delle bancarotte di privati in Svizzera si conferma la tendenza rilevata negli anni precedenti: i fallimenti di persone viventi rimangono stabili o addirittura regrediscono (-2,5% a 1069), mentre aumentano le eredità rifiutate (+5,6% a 4765). Complessivamente si registra un incremento del 4,0% a 5834. In questo campo non sono disponibili dati disaggregati cantonali. Sommando bancarotte private e aziendali si raggiunge la cifra totale di 10’770 (+2,8%).

In aumento sono peraltro anche le nuove iscrizioni di aziende, salite del 4,3% a 31’920. Si prospetta un anno record: lo scenario ventilato da Creditreform è di 43’110 nuove ditte per l’insieme dell’anno, con una progressione superiore al 4%. A titolo di confronto, nel 2007 – prima della crisi finanziaria – le nuove iscrizioni erano state 36’400.

Sull’altro fronte sempre nei primi nove mesi dell’anno sono progrediti pure gli stralci di imprese (+1,6% a 21’790). La crescita netta delle iscrizioni al registro di commercio è stata così di 10’130 (+10,8%).

Il Ticino mostra 1662 nuove iscrizioni (-7,2%) e 1417 cancellazioni (+22,4%), per una crescita netta di 245 (-61,2%). Per i Grigioni i tre rispettivi dati sono 699 (-4,2%), 530 (-11,5%) e 169 (+29,0%).

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