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Fed: modesti miglioramenti economia, debole lavoro

(Keystone-ATS) NEW YORK – L’economia americana migliora all’inizio del 2010, ma il mercato del lavoro resta debole nonostante i segnali positivi in alcune aree. Lo afferma la Fed nel Beige Book, il rapporto sullo stato di salute dell’economia americana preparato in vista della riunione della banca centrale del prossimo 16 marzo.
In 9 dei 12 distretti monitorati – spiega la Fed – l’attività economica è migliorata, ma in molti casi si è trattato di miglioramenti solo lievi, a causa delle tempeste di neve del 4-7 febbraio e del 9-11 febbraio che hanno pesato anche sui consumi, tenendo gli americani lontani dai negozi. Le cattive condizioni meteorologiche sulla costa orientale degli Stati Uniti in febbraio faranno sentire – secondo gli analisti – il loro effetto sui dati sulla disoccupazione che saranno resi noti venerdì prossimo. Gli economisti prevedono la perdita di 75.000 posti in febbraio e un tasso di disoccupazione in crescita al 9,8%, dal 9,7% di gennaio.
Per alleviare le difficoltà degli americani che non riescono a trovare un’occupazione, il presidente Barack Obama ha firmato, dopo il via libera del Senato, la legge che consente di estendere per un ulteriore mese i sussidi alla disoccupazione. “L’attività manifatturiera si è rafforzata in molte regioni, e in particolare nell’industria high-tech, automobilistica e metallurgica”, si legge nel rapporto, dove si constata un lieve miglioramento dei consumi, a fronte di una domanda dei prestiti che si mantiene debole.
A confermare un miglioramento dell’economia americana è l’aumento l’indice Ism che monitora l’andamento dei servizi, salito a 53 contro il 50,5 di gennaio: si tratta del risultato migliore dall’ottobre 2007 e lascia intravedere un miglioramento dell’attività economica. Indicazioni parzialmente positive anche dal mercato del lavoro. Il numero dei licenziamenti previsti dalle aziende americane – in base al sondaggio Challenger, Gray & Christmas – è sceso in febbraio ai minimi dal 2006, accusando un calo del 77% a quota 42.090. Il settore privato – secondo l’indagine dell’Adp – ha perso lo scorso mese 20.000 posti, ovvero il calo minore dal febbraio 2008. La flessione registrata dall’Adp è inferiore alle attese degli analisti, che si attendevano la perdita di 50.000 posti di lavoro. Ma l’Adp avverte: le metodologie di calcolo utilizzate risentono poco o nulla delle condizioni climatiche.

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