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Federali: Economiesuisse denuncia parlamento di professionisti

(Keystone-ATS) Economiesuisse si sente mal rappresentata sotto la Cupola federale e lancia una campagna in favore di un parlamento di milizia, ritenendolo oggi troppo professionalizzato.

“In vista delle elezioni federali di ottobre vogliamo segnalare questo stato di cose”, afferma all’ats Cécile Rivière, responsabile della campagna. A suo parere è importante che le aziende facciano sentire le propria voce, compresa la partecipazione diretta dei vertici aziendali alla vita politica.

L’associazione economica sembra aver perso peso politico nelle consultazioni popolari, subendo diverse sconfitte importanti, ad esempio quella contro l’immigrazione di massa o le rimunerazioni abusive, secondo il politologo Pascal Sciarini.

Il ricercatore in scienze politiche all’università di Losanna, Andrea Pilotti, ritiene che con la crescita dell’UDC la proporzione dei rappresentanti di piccole e medie aziende, così come quelli delle arti e mestieri, sia più che raddoppiata, passando da 16 a 36 tra il 1980 e il 2010. Se in parlamento vi è una classe sottorappresentata è quella dei salariati.

Ciò che caratterizza il passaggio da un sistema di milizia a una professionalizzazione del parlamento, secondo Pilotti, è l’aumento delle remunerazioni ai politici. Fino al 1960 essi ricevevano solo indennità di presenza e di spostamento, poi sono subentrati salari annuali fino ai “correttivi sostanziali” intervenuti tra la fine degli anni ’90 e il 2000. In media oggi un consigliere nazionale percepisce 120 mila franchi e un “senatore” 150 mila, senza contare altri redditi “legati per parecchi parlamentari alla loro attività politica”, afferma ancora il ricercatore losannese.

Economiesuisse già nei giorni scorsi si era espressa a favore di un parlamento di milizia in Svizzera. Oltre 200 società e organizzazioni hanno sottoscritto una dichiarazione volta a “fermare la crescente professionalizzazione del Parlamento”.

Per noi è importante che gli interessi economici siano maggiormente rappresentati nelle istituzioni politiche, aveva dichiarato il presidente di Economiesuisse, Heinz Karrer, in un’intervista alla Neue Zuercher Zeitung. A suo parere è necessario fermare “l’erosione della fiducia” tra politica ed economia. “I due mondi saranno nuovamente più vicini”, se possono prendere coscienza del significato di milizia.

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