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FFS: soddisfazione passeggeri in lieve calo

(Keystone-ATS) BERNA – Penuria di posti a sedere, mancanza di pulizia e degrado della qualità del servizio: la soddisfazione dei clienti delle FFS è in calo, secondo l’ultimo sondaggio periodico effettuato dall’azienda, di cui il “Blick” pubblica oggi alcuni estratti.
L’indice di benessere generale – che comprende la cordialità del personale, la competenza delle informazioni e l’atmosfera – è sceso da 74,1 punti alla fine del 2006 a 71,8 punti alla fine dell’anno scorso. Ancora più forte – da 72,8 a 67,9 – è la flessione della soddisfazione riguardo alla disponibilità di posti a sedere. Pure a livello di pulizia i pendolari vedono peggioramenti, con l’indice che scende da 71,1 a 69,0 punti. I dati diffusi dal “Blick” non sono confermati: quelli ufficiali dovrebbero essere pubblicati in aprile in margine alla conferenza stampa di bilancio.
Il quotidiano zurighese mette in relazione il deterioramento della situazione con l’entrata in funzione, a inizio 2007, del nuovo direttore delle ferrovie federali, Andreas Meyer. Ma il consigliere nazionale Ulrich Giezendanner (UDC/AG) non ci sta: se le FFS hanno problemi è colpa del mondo politico, che ha convogliato verso i treni sempre più gente, creando problemi di capacità, ha affermato il membro della Commissione dei trasporti del Nazionale ai microfoni della radio RSI. Anche il ticinese Fabio Pedrina (PS), collega di commissione di Giezendanner, ha difeso Meyer: a suo avviso è colpa del parlamento se le FFS non hanno i soldi necessari per far fronte alla situazione.
Per Peter Moor, portavoce del Sindacato Sindacato del personale dei trasporti (SEV), è chiaro che i risparmi nel settore del personale e della manutenzione hanno un impatto sempre più deciso sul grado di soddisfazione dei clienti. “Oggi una carrozza con un gabinetto difettoso rimane in circolazione tre giorni, un tempo il vagone veniva immediatamente sostituito”, ha spiegato Moor a “20 Minuten Online”. Il personale è sempre più spesso confrontato con il disappunto dei clienti per questo genere di situazioni.
“Dove ci sono più passeggeri è necessario aumentare anche il personale”, sostiene da parte sua Edwin Dutler, presidente di Pro Bahn, l’associazione degli utenti dei mezzi pubblici. Attualmente il problema principale sono però i vagoni strapieni: negli ultimi tempi anche nelle fasce orarie non di punta e nei fine settimana i passeggeri si trovano stretti, ha detto Dutler a “20 Minuten”.
Le FFS cercano però nel frattempo di correre ai ripari rinnovando il vecchio materiale rotabile. Proprio oggi hanno annunciato che risaneranno e doteranno di climatizzazione 180 carrozze di seconda classe a un piano (Bpm 51), con un investimento per 86 milioni di franchi: il lavoro verrà eseguito a Olten e a Bellinzona. I vagoni saranno poi utilizzati fra l’altro sulla linea del San Gottardo. Una misura transitoria in vista del grande potenziamento dell’offerta previsto negli anni a venire per far fronte all’ulteriore crescita della domanda: entro il 2030 le FFS prevedono di spendere 20 miliardi di franchi per l’acquisto di nuovi convogli.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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