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Fifa: inchiesta MPC, inizio audizioni, Blatter non interrogato

(Keystone-ATS) Sono cominciate oggi le prime audizioni nell’ambito del procedimento avviato dal Ministero pubblico della Confederazione contro ignoti e relativo all’assegnazione dei Campionati mondiali di calcio 2018 e 2022. Lo ha indicato all’ats André Marty, portavoce dell’MPC.

Il presidente della Fifa Sepp Blatter non figura per ora sulla lista delle persone da interrogare.

Ieri la Procura federale aveva indicato che intende interrogare, insieme alla Polizia giudiziaria federale, “in qualità di persone informate sui fatti”, 10 dirigenti che facevano parte del Comitato esecutivo della Fifa nel 2010 e avevano dunque partecipato alla selezione conclusasi con l’assegnazione dei Campionati del 2018 alla Russia e quelli del 2022 al Qatar.

Le audizioni si svolgeranno progressivamente, ha detto Marty. Il loro ritmo dipenderà in particolare dall’analisi della documentazione confiscata ieri alla sede della Fifa a Zurigo.

Egli ha precisato che non è per il momento previsto che l’MPC ascolti il presidente della Fifa Sepp Blatter, che resta dunque libero di andare dove vuole. L’indiscrezione secondo cui il vallesano sarà interrogato dalla polizia svizzera nei prossimi giorni e fino ad allora non potrà lasciare il paese era stata riportata oggi dal tabloid inglese Daily Mail nell’edizione online.

La Procura federale ha aperto lo scorso 10 marzo un procedimento contro ignoti relativo all’assegnazione dei Campionati mondiali di calcio 2018 e 2022 a seguito di una denuncia penale presentata il 18 novembre 2014 dalla stessa Fifa, che è dunque considerata “parte lesa”. Ipotesi di reato: amministrazione infedele e riciclaggio di denaro tramite conti bancari elvetici.

Marty non è in grado di dire quanto potrà durare il procedimento. Se anche non dovesse concludersi con incriminazioni, le informazioni raccolte potranno comunque servire ad altre inchieste, come quella negli USA per corruzione e altri reati che hanno condotto agli arresti di sette dirigenti del calcio mondiale ieri a Zurigo.

Se il procedimento dovesse concludersi con sanzioni penali, potrebbe essere rimessa in questione l’assegnazione dei mondiali a Russia e Qatar. Ma “questo non è di nostra competenza”, ha detto Marty: toccherà “alla Fifa o ad altri organi, Stati o istituzioni trarne eventuali conseguenze”.

Si è intanto appreso che il solo dei sette dirigenti arrestati ieri a Zurigo che aveva accettato l’estradizione negli USA con procedura semplificata ha fatto marcia indietro: Nel corso di una seconda audizione il funzionario, di cui non è stato fatto il nome, ha fatto sapere che rinuncia a questa procedura, ha detto all’ats il portavoce dell’Ufficio federale di giustizia (UFG) Folco Galli. Si prospetta dunque per tutti una procedura normale con diritti di ricorso che potrebbe durare mesi.

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