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Fisco: perquisizioni in Svizzera presso Sarasin su mandato tedesco

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 ottobre 2014 - 13:17
(Keystone-ATS)

La Svizzera coopera con la Germania per risolvere un caso di evasione e frode fiscale. Perquisizioni sono state effettuate ieri nei locali della banca privata Safra Sarasin e presso vari i indagati domiciliati in Svizzera, come si apprende dall'edizione odierna dei quotidiani svizzerotedesco Tages-Anzeiger e tedesco Süddeutsche Zeitung. Secondo le prime informazioni, i sospettati avrebbero incassato 462 milioni di euro in modo illegale.

Il blitz della polizia e dei procuratori ha interessato sette cantoni: Basilea Città e Campagna, Grigioni, San Gallo, Svitto, Zurigo e Zugo. Marcel Strassburger, responsabile dell'assistenza giudiziaria presso la procura zurighese ha confermato i fatti all'ats.

Di regola gli inquirenti ordinano agli istituti finanziari di far pervenire i documenti legati all'inchiesta. In questo caso ciò non era però possibile poiché nella cerchia degli indagati figurano importanti dipendenti della banca e avvocati, scrive il Tages-Anzeiger.

Stando a Strassburger nulla è cambiato nella prassi tenuta dalla Svizzera. Mentre precedenti richieste di assistenza giudiziaria per procedimenti tributari sono state respinte poiché non adempivano a criteri necessari secondo il diritto svizzero, questo caso è diverso: si tratta di frode in materia di tasse, quindi le condizioni legali sono soddisfatte, ha spiegato Strassburger.

L'azione degli inquirenti si inserisce in una vicenda che in Germania suscita interesse da mesi. I magistrati di Colonia stanno indagando nei confronti di 30 persone che sarebbero implicate in cosiddetti Cum-Ex-Deal: attività di compravendita di azioni prima e dopo il versamento del dividendo che permettevano il doppio rimborso dell'imposta preventiva versata allo stato tedesco. La Germania ha proibito queste pratiche nel 2012, quattro anni dopo la Svizzera.

I presunti truffatori avrebbero conseguito illegalmente guadagni per 462 milioni di euro. La banca Sarasin - che dal 2011 è controllata dal gruppo brasiliano Safra - avrebbe consigliato per anni a clienti facoltosi di investire in determinati fondi. L'istituto di credito avrebbe invece nascosto di aver condotto con questi soldi transazioni Cum-Ex.

I clienti interessati hanno sporto denuncia penale. Fra loro vi sono anche l'investitore tedesco Carsten Maschmeyer ed Erwin Müller, proprietario dell'omonima catena di negozi.

In Germania e altri Stati varie aziende indiziate sono state perquisite già 10 giorni fa: tra queste pure una filiale di Safra Sarasin a Francoforte, indica ancora il Tages-Anzeiger.

Safra Sarasin ha dichiarato che non può rilasciare commenti in quanto vi è un procedimento in corso.

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