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Fitch conferma rating Grecia, ma cresce allarme default

(Keystone-ATS) La Grecia sempre più a rischio default. L’allarme arriva sia dalla Banca centrale europea, che parla di situazione “insostenibile”, sia dall’agenzia di rating Fitch, che tuttavia conferma il rating di Atene.

E mentre il ministro delle finanze Yanis Varoufakis assicura che verranno pagati regolarmente stipendi e pensioni, proseguono le trattative con i creditori per arrivare al più presto ad un accordo e scongiurare quel rischio.

I negoziati nel cosiddetto Gruppo Bruxelles tra greci e istituzioni creditrici, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg citando un funzionario dell’Ue, proseguiranno durante tutto il week end e la prossima settimana. Ma la Grecia non sembra intenzionata a cedere: Atene non accoglierà misure che non siano accettabili per il Governo solo per raggiungere un accordo con i creditori, ha ripetuto oggi Varoufakis, chiarendo che “sia i creditori che la Grecia hanno una linea rossa nelle trattative e tutti i problemi devono essere concordati per trovare un accordo”.

Secondo Kathimerini, poi, Tsipras l’8 maggio avrebbe addirittura minacciato in una lettera inviata ai vertici della Troika (Juncker, Lagarde e Draghi) di non voler effettuare il pagamento dei 750 milioni di euro che la Grecia doveva al Fondo monetario internazionale il 12 maggio. Minaccia evidentemente priva di fondamento visto che tale somma è stata poi versata da Atene.

I creditori intanto proseguono il pressing. Il membro della Bce Yves Mersch ha avvertito che la situazione della Grecia è “grave, “non è sostenibile”, “siamo alla fine del gioco”: i greci non possono dire di non avere a che fare con il programma previsto dall’accordo raggiunto con i creditori e poi chiedere i soldi che erano legati a quel programma, è il ragionamento di Mersch, che aggiunge: “Allo stesso tempo non sono riusciti a portare sul tavolo altre misure che possano portare allo stesso obiettivo”.

Ad ostacolare il raggiungimento di un accordo, ci sono ancora i nodi sulla riforma delle pensioni, la deregolamentazione del mercato del lavoro e la riassunzione di 4 mila dipendenti pubblici. A intravedere lo spettro del fallimento è anche l’agenzia di rating Fitch, che ha confermato il rating del Paese (a CCC, ampiamente all’interno del livello ‘spazzatura’) e inviato un messaggio al Governo: “ci aspettiamo che superi l’attuale crisi di liquidità senza impatto sui bond detenuti dai privati, ma il default è una possibilità reale”. E un documento del Fondo monetario datato 14 maggio e fatto trapelare dalla stampa britannica svela il rischio che la Grecia non sia in grado di pagare la rata di giugno (che scade il 5) all’Fmi se non raggiungerà un accordo con i creditori.

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