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FlixBus ricorre contro multa UFT per divieto di cabotaggio

FlixBus ha inoltrato ricorso contro la multa ricevuta dall'Ufficio federale dei trasporti. KEYSTONE/dpa/A3618/_BERND VON JUTRCZENKA sda-ats

(Keystone-ATS) L’impresa tedesca di servizio di pullman FlixBus ha fatto ricorso contro la multa di 3000 franchi inflittale il mese scorso dall’Ufficio federale dei trasporti (UFT) per violazione del cosiddetto divieto di cabotaggio.

Si tratta della proibizione per i veicoli stradali che effettuano viaggi internazionali di persone di trasportare passeggeri tra due punti in territorio svizzero.

Il ricorso, inoltrato dalla holding FlixMobility di Monaco di Baviera, è arrivato oggi all’UFT, ha detto all’ats il portavoce dell’ufficio, Gregor Saladin. Visto che il procedimento è in corso, per il momento non possono essere fornite altre informazioni.

Spetterà al tribunale penale di Basilea città decidere sulla questione. È infatti in quella regione che la presunta infrazione è stata commessa. All’inizio di agosto del 2016 la dogana di Basilea ha avvertito del caso l’UFT, che è l’autorità di controllo responsabile delle autorizzazioni per i trasporti di lunga distanza.

Offrendo viaggi da Zurigo all’aeroporto di Basilea-Mulhouse con una tappa alla stazione di Basilea, secondo l’UFT FlixBus dà ai passeggeri saliti nella città sulla Limmat l’opportunità di scendere alla fermata intermedia.

La compagnia di pullman ritiene invece di non aver violato il divieto di cabotaggio, ancorato in un accordo del 1999 fra Berna e Bruxelles sul trasporto via strada e ferrovia. Per FlixBus, gli autisti sono informati al riguardo, ma non possono impedire ai passeggeri di lasciare l’autobus prima della fermata indicata sul biglietto.

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