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FR: chiuso processo Gazprom dopo accordo extragiudiziale

Roman Abramovitch (a sinistra) (foto d'archivio) KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Colpo di scena al processo civile iniziato il 2 maggio davanti alla giustizia cantonale friburghese in merito alle garanzie finanziarie di una società del gigante russo del gas Gazprom. La causa si è conclusa in seguito ad un accordo extragiudiziale.

“Il procedimento avviato dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) contro Roman Abramovich, Ievgheni Shvidler e Gazprom Neft è stato abbandonato per mutuo consenso fra le parti”, indica una dichiarazione diffusa oggi dall’ufficio di consulenza di relazioni pubbliche Hirzel.Neef.Schmid su richiesta dei due oligarchi russi.

I termini dell’accordo sono confidenziali, aggiunge il documento che conferma una notizia precedentemente diffusa dal giornale Le Temps. Nessuna delle parti in causa ha riconosciuto responsabilità o errori, sottolinea la dichiarazione. L’audizione odierna al Tribunale della Sarine di Shvidler, associato di Abramovich, è quindi stata annullata. Il processo friburghese aveva coinvolto almeno 22 avvocati e attirato numerosi giornalisti.

La vicenda è complessa, con ramificazioni internazionali, e dura ormai da diversi anni. Nel 1997, Sibneft, poi diventata di Gazprom, aveva garantito un prestito concesso da una banca russa alla società Runicom, con sede a Friburgo, poi fallita nel 2003. Dopo una cessione, la BERS era diventata creditrice e per essere rimborsata aveva avviato nel 2005 un’azione davanti al Tribunale civile distrettuale della Sarine contro Gazprom e i due oligarchi Abramovich e Shvidler, che erano stati rispettivamente proprietario e presidente del consiglio di amministrazione di Ruincom. La BERS reclamava circa 47 milioni di franchi, ritenendo che parte degli attivi della società fossero spariti con un abile raggiro.

Il processo avrebbe dovuto determinare se i due oligarchi russi fossero coinvolti nella gestione di Runicom e soprattutto nel prestito al centro della questione giudiziaria. In una audizione al Tribunale della Sarine entrambi avevano relativizzato il loro ruolo nella gestione dalla società con sede friburghese che commercializzava il petrolio di Sibneft. All’epoca il gruppo era nella mani di Abramovich, ed è poi stato acquisito da Gazprom e rinominato Gazprom Neft.

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