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Francia: attentato sventato, ordine arrivava dalla Siria

(Keystone-ATS) L’ordine era giunto dalla Siria: nel giorno dell’incriminazione e della richiesta di carcere preventivo per i tre sospetti jihadisti fermati per lo sventato attacco contro il sito militare di Fort Bear, vicino Perpignan, nel sud della Francia, emergono nuovi dettagli.

Il commando fondamentalista – guidato da Djebril A., 23 anni, un ex-militare della Marine Nationale indottrinato sul web dalla propaganda dell’Isis – prevedeva, tra l’altro, di rapire e poi filmare la decapitazione di un alto funzionario dell’esercito che conosceva bene.

Dopo giorni di interrogatori presso la sezione nazionale antiterrorismo di Levallois-Perret, nella banlieue parigina Djebril e gli altri due sospetti – Ismael K. (17 anni) e Antoine F. (19 anni) – sono stati deferiti oggi davanti al giudice che ha aperto un fascicolo per “associazione criminale volta a preparare atti terroristici”. Per loro è stato richiesto il carcere preventivo, ha riferito il procuratore della Repubblica di Parigi, François Molins.

Seguiti da tempo dalla intelligence transalpina, i tre sono stati fermati alla vigilia del 14 luglio: un modo per scongiurare eventuali attacchi nel giorno della festa nazionale. Durante gli interrogatori, gli aspiranti jihadisti – incensurati e tutti titolari di un diploma di baccalauréat, la maturità francese – hanno ammesso di voler colpire la base militare e si sono richiamati allo Stato islamico rivendicando la loro fede nello jihad.

I tre giovani, che erano entrati in contatto sui siti della propaganda jihadista, volevano attaccare il centro nazionale di Fort Bear per l’addestramento degli incursori speciali della Marine Nationale. Il piano sanguinario consisteva nell’uccidere diversi militari e poi decapitare il capo del distaccamento filmando il tutto con una telecamera GoPro. Djebril A. conosceva quella base a menadito. Da incursore della Marine Nationale ha frequentato Fort Bear fino al congedo il 21 gennaio 2014. Aveva problemi di salute. E forse nutriva un rancore particolare nei confronti del capo. Lo stesso a cui ora voleva mozzare la testa.

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