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Francia: monito FMI, più sforzi per taglio deficit

(Keystone-ATS) L’andamento della crescita pesa sui conti pubblici francesi: Parigi potrebbe quindi essere costretta ad adottare misure aggiuntive per tagliare il deficit nel 2012 e nel 2013. Suona più o meno così il monito lanciato alla Francia dal Fondo monetario internazionale (FMI), che prevede un rallentamento del pil nazionale all’1,9% nel 2012, contro il 2,1% di quest’anno, ben al di sotto delle previsioni del governo di un incremento del 2,2% per il prossimo anno.

“Sulla base delle ultime previsioni del Fondo, per raggiungere il target di un deficit almeno al 3% serviranno ulteriori misure”, afferma l’FMI in un rapporto. “Sono stati fatti dei progressi per il consolidamento dei conti – aggiunge – ma potrebbero essere necessari più sforzi per raggiungere gli obiettivi di bilancio per il 2012-13.”

In assenza di interventi il deficit potrebbe infatti attestarsi al 3,8% del pil nel 2013, al di sopra del tetto di riferimento del 3% fissato dal Trattato di Maastricht; mentre il debito pubblico toccherebbe l’88% del pil. “La Francia non può rischiare di mancare gli obiettivi di medio termine” ammonisce l’FMI, sottolineando l’importanza di attuare efficacemente il Patto di Stabilità e di assicurare il rating AAA del debito sovrano dell’Esagono.

In base ai piani del governo, il disavanzo francese dovrebbe scendere al 5,7% quest’anno, al 5,6% il prossimo, per poi ritornare almeno al 3% nel 2013, ma si tratta di una strategia che si affida quasi esclusivamente sulla ripresa della crescita. Aspettative che potrebbero essere disattese.

L’FMI, si conclude nel rapporto, “si aspetta che la crescita del pil e le entrate per il 2012 saranno più deboli di quanto inizialmente previsto dalle autorità, comportando una diminuzione del deficit più lenta di quanto stimato”.

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