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Francia, primo corteo contro Macron

La folla scesa in piazza contro il neo eletto presidente francese Macron. KEYSTONE/AP/THIBAULT CAMUS sda-ats

(Keystone-ATS) “Oggi cominciano cinque anni di lotta”. È quanto riportato su uno striscione che ha aperto oggi a Parigi la prima manifestazione dell’era Macron, un corteo dalle mille anime, ognuna in piazza per la propria causa, ma accomunate dall’opposizione al nuovo presidente.

Sono stati in migliaia a rispondere all’appello del Front Social, in una Place de la République blindata, “contro le politiche ultraliberali” di Macron e “la regressione sociale”: 8000 secondo gli organizzatori, 2000 secondo la polizia.

C’era il popolo della scheda bianca o del voto nullo, che non si è voluto schierare “né con Macron, né con Le Pen”, con il coro della Nuit Débout che ha intonato El Pueblo Unido e Bella Ciao. E c’erano i sostenitori della sinistra alternativa di Jean-Luc Mélenchon che hanno messo il nuovo presidente “sotto tutela” in vista delle legislative di giugno avvertendo: “Macron, stai attento. Gli ‘indomiti’ sono qui”.

“Anche se ha vinto con il 66% non deve credere di avere una legittimità popolare”, ha spiegato Raphael, studente di storia. “La gauche esiste ancora – ha aggiunto -. Anche se ho votato per lui per salvarsi dal Front National, Macron non potrà applicare la sua politica liberale”.

Partita nel primo pomeriggio al grido di “Vi siete rassegnati? No!”, la manifestazione si è mossa tra strettissime misure di sicurezza nel timore del ripetersi degli scontri del primo maggio. Centinaia di agenti in tenuta antisommossa presidiavano l’accesso alla piazza perquisendo borse e zainetti e bloccavano le strade adiacenti il percorso. Per precauzione anche due fermate della metro sono state chiuse.

Il corteo è però rimasto pacifico fino alla meta, in Place de la Bastille. All’arrivo si sono registrati alcuni momenti di tensione con qualche spintone tra poliziotti e un gruppo di dimostranti incappucciati che si è rapidamente disperso, lasciando di nuovo lo spazio sotto al monumento alla Rivoluzione ai canti e ai cori.

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