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Francia: TGV deragliato, “velocità rispettata” secondo macchinista

(Keystone-ATS) Il macchinista del TGV deragliato a Eckwersheim – lungo una linea non ancora aperta al traffico commerciale – ha affermato agli inquirenti che il suo treno viaggiava alla velocità prescritta. Lo ha dichiarato oggi il procuratore di Strasburgo Alexandre Chevrier.

L’incidente ha causato 11 morti e 42 feriti, quattro dei quali sono ancora in condizioni critiche. Sul treno si trovavano 53 passeggeri, tra tecnici della società ferroviaria SNCF e loro famigliari. A bordo c’erano anche quattro bambini di un’età compresa tra 10 e 15 anni che hanno tutti riportato solo ferite leggere.

Il macchinista, una persona “con molta esperienza” nella guida di TGV e nella formazione di altri conducenti, è rimasto solo “leggermente ferito”, ha detto Chevrier, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa francese Afp.

“Il macchinista ha affermato di aver rispettato la velocità che gli era stata assegnata per quel tratto di linea”, ha aggiunto il magistrato precisando che nel luogo dell’incidente questa era di 176 chilometri all’ora.

Le due scatole nere sono state nel frattempo recuperate e saranno utilizzate nell’inchiesta aperta per omicidio e ferite colpose. Per il momento non viene esclusa alcuna ipotesi circa le cause dello schianto, quelle di un sabotaggio o di un attacco non sono però tra quelle privilegiate, ha aggiunto Chevrier.

Il TGV deragliato è un convoglio speciale attrezzato con strumenti di misura per effettuare prove sulla nuova linea ad alta velocità a nord di Strasburgo che dovrebbe aprire nella prossima primavera. L’incidente è avvenuto a Eckwersheim, alla fine della linea, dove questa, dopo una curva relativamente stretta, si immette nella rete tradizionale.

Lo schianto è successo proprio in questo punto: “l’incidente è avvenuto quando il treno ha abbordato una curva a destra, appena prima di un ponte. La locomotiva ha deragliato e si è spostata sulla sinistra, centrando la spalletta del ponte per poi cadere nel vuoto trascinando con sé i vagoni”, ha spiegato Chevrier.

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