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Francia: violenze durante protesta contro riforma lavoro

(Keystone-ATS) Vetrine spaccate, lancio di oggetti, gas lacrimogeni e cariche della polizia: è stata segnata da scontri e violenze la seconda mobilitazione degli studenti francesi contro la contestata riforma del lavoro voluta dal presidente Francois Hollande.

Gruppi di casseurs sono entrati in azione introducendosi nelle marce pacifiche dei giovani scesi in piazza per la seconda volta in appena otto giorni per chiedere il ritiro del progetto di legge presentato dalla ministra, Myriam El Khomri, che punta ad introdurre maggiore flessibilità nel mercato del lavoro. A fine pomeriggio, il ministero dell’Interno ha annunciato il fermo di ventitré persone.

A Parigi, la tensione è salita a metà giornata quando un gruppo di facinorosi ha cominciato a lanciare oggetti e a spaccare le vetrine di alcuni negozi. Subito sono partite le cariche dei poliziotti e il lancio di lacrimogeni. Diversi i feriti, non solo tra i manifestanti ma anche tra gli agenti di polizia, due sono stati investiti da un’auto che seguiva il corteo lungo il Boulevard Voltaire, nel cuore di Parigi. Tensioni anche sul Faubourg Saint-Antoine, alla Bastiglia e su Place de la Nation. A Nantes i manifestanti più radicali hanno appiccato il fuoco ad alcuni cestini e danneggiato la pensilina di un bus. A Strasburgo una studentessa è stata ferita durante la carica degli agenti in tenuta antisommossa. Violenze anche a Rennes.

Intanto, è guerra di cifre sul numero di studenti che hanno aderito alla protesta. Secondo i dati del ministero dell’Interno, oggi sono scese in piazza 69’000 persone, mentre l’Unef, il sindacato studentesco, parla di “oltre 150’000” giovani mobilitati in tutto il Paese. Bloccata anche la didattica in 115 licei.

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