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Francia torna tremare, un altro Coulibaly colpisce Nizza

(Keystone-ATS) A meno di un mese dalle stragi jihadiste di Parigi, la Francia torna a tremare per un nuovo attacco. Tre militari del 54esimo reggimento di Hyères, a presidio di un palazzo che ospita tre organismi ebraici nel centro di Nizza, sono stati aggrediti a coltellate da Moussa Coulibaly, un trentenne originario del Mali proprio come il terrorista omonimo Amedy Coulibaly, che seminò morte a Parigi a inizio gennaio, finendo ucciso dalle teste di cuoio nel supermercato kosher di Porte de Vincennes. I due non avrebbero però legami di parentela.

Dei tre militari in servizio per il piano Vigipirate – il dispositivo antiterrorismo francese azionato all’indomani degli attentati parigini – uno è stato colpito al braccio, un altro all’addome, il terzo al volto. Ricoverati d’urgenza all’ospedale Saint-Roch, i tre sono stati dimessi nel tardo pomeriggio: “Ferite lievi, non sono in pericolo di morte”, avevano subito riferito le autorità.

Prima di aggredire i militari, Coulibaly era stato fermato senza biglietto sul tram. Davanti al controllore ha pagato la sanzione senza battere ciglio, poi è sceso e si è diretto verso i soldati armato di due grossi coltelli. Arrivato alla loro altezza, proprio davanti al palazzo che ospita il Concistoro ebraico e radio Shalom, ha lasciato cadere appositamente in terra un sacchetto davanti a uno dei militari. Quando questi si è chinato per raccoglierlo, l’aggressore gli ha sferrato una coltellata in pieno viso.

Dopo le crepe dell’intelligence nelle stragi di Parigi, anche in questo caso sorgono interrogativi. La Dgsi (Direzione generale per la sicurezza interna) aveva interrogato Moussa Coulibaly appena pochi giorni fa, dopo l’espulsione dalla Turchia. Il 28 gennaio, l’uomo aveva infatti suscitato per la prima volta l’attenzione della polizia di frontiera di Ajaccio, allarmata per quel passeggero con un volo di sola andata per Istanbul, come i tanti candidati alla jihad in Siria e in Iraq.

“È stato subito segnalato alle autorità turche che l’hanno espulso” una volta atterrato a Istanbul, spiegano una fonte vicina al dossier, precisando che una volta rientrato in Francia “è stato interrogato dalla Dgsi ma il colloquio amministrativo non ha consentito di raccogliere informazioni sufficienti” per trattenerlo.

Nel pomeriggio, una seconda persona che era sul tram insieme all’aggressore è stata fermata per accertamenti. Perquisizioni sono state effettuate in tutto il centro di Nizza, incluso nella stanza d’albergo in cui alloggiava Coulibaly.

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