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Franco forte, fiducia degli imprenditori in calo

(Keystone-ATS) Con l’abolizione della soglia minima con l’euro decisa dalla Banca nazionale svizzera, si assiste a un rallentamento dell’attività delle aziende elvetiche e la fiducia degli imprenditori è in calo, stando a quanto rileva oggi il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF), che tiene conto della nuova situazione sul mercato dei cambi.

Tanto le piccole e medie imprese, quanto i grandi gruppi segnalano un degrado della loro attività: la produzione registra una frenata e il numero degli occupati diminuisce.

Nel dettaglio, il settore manifatturiero è quello che ha maggiormente sofferto del rafforzamento del franco, in particolare il ramo dei macchinari, dei metalli, dell’elettronica e della costruzione di veicoli. L’indice si iscrive a -15,3 punti nel mese di febbraio, contro -0.3 del mese precedente.

Il calo è generale, secondo il KOF, e concerne sia le aziende orientate all’esportazione che quelle che si rivolgono al mercato interno. Tutte hanno indicato un calo della produzione e una riduzione degli effettivi per i prossimi mesi, in un clima di generale pessimismo come non si vedeva dalla crisi del 2008, sottolinea il KOF.

Anche il settore finanziario vede la sua situazione peggiorata e permane scettico sul futuro, in particolare le banche, a causa dell’introduzione di tassi negativi decisi dalla Banca nazionale a metà gennaio. Diversi istituti finanziari prevedono di ridurre il personale.

Nel commercio al dettaglio gli operatori si attendono un calo del fatturato e si dicono intenzionati a ridurre i prezzi per contrastare il franco forte.

Gli esperti del KOF hanno inviato un questionario a circa 4800 aziende, 2800 delle quali hanno risposto (58%).

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