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Frauenfeld non vuole manifestazione Pegida

(Keystone-ATS) Il Municipio di Frauenfeld (TG) ha rifiutato per motivi di sicurezza la seconda richiesta di un permesso per un comizio del movimento di estrema destra Pegida, acronimo tedesco di Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Occidente.

Nelle motivazioni esposte oggi, l’esecutivo afferma di ritenere che la protezione della popolazione abbia la priorità sulla libertà di riunione e di espressione. Secondo la Costituzione federale – rammenta – le limitazioni ai diritti fondamentali sono possibili in caso di interesse di ordine pubblico e di tutela dell’incolumità delle persone.

In occasione di una manifestazione anti-islamica del genere i partecipanti ed i contrari si scontrano a prescindere da dove essa avviene. E ciò non si può evitare nemmeno con un ampio dispiegamento di polizia, affermano le autorità locali. La possibilità che terze persone si trovino in situazione di pericolo è quindi ritenuta “molto alta”.

Secondo il Municipio di Frauenleld il potenziale per un’escalation di violenze è avvalorato dal fatto che la manifestazione è concepita per attirare “attenzioni pubbliche opposte”.

Dopo che in aprile le autorità avevano rifiutato un permesso di riunione di Pegida a causa dei problemi di traffico che avrebbe creato, una seconda richiesta per svolgere una manifestazione di domenica è stata inoltrata da un abitante di Frauenfeld membro del Partito svizzero per la democrazia diretta (DPS), una piccola formazione di destra fondata nel 2012 che ha annunciato di voler presentare una lista nel canton San Gallo per il Consiglio Nazionale alle elezioni federali del prossimo autunno.

Alla riunione era prevista la partecipazione di esponenti della destra populista, come Ignaz Bearth, 30enne presidente del DPS nonché portavoce e membro del comitato fondatore di Pegida Svizzera, e Ivo Sasek dell’associazione Organische Christus Generation (OCG). Dalla Germania dovevano giungere Lutz Bachmann, leader fondatore di Pegida, e Tatjana Festerling, candidata del partito anti-islamico, arrivata quarta nella corsa di una decina di giorni fa alla carica di sindaco di Dresda.

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