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Galleria del San Gottardo: rimarrà chiusa per mille giorni, stampa

(Keystone-ATS) BERNA – Mille giorni: tanto a lungo rimarrà chiusa l’arteria stradale del San Gottardo per permettere i lavori di risanamento della galleria, prevedibilmente nel 2020: è quanto scrive il domenicale “SonntagsZeitung”, che cita il consigliere di stato urano Josef Dittli.
Da tempo si sa che non sarà possibile ristrutturare il tunnel chiudendolo soltanto durante le ore notturne. La certezza risale perlomeno allo scorso 26 aprile, quando l’USTRA – l’Ufficio federale delle strade – ha convocato per uno scambio di informazioni rappresentanti delle FFS e dei cantoni Ticino, Uri e Nidvaldo. In quell’occasione sono stati prospettati numerosi scenari, di cui otto analizzati nel dettaglio. Sono stati inoltrati al Dipartimento federale dei trasporti, che prenderà una decisione definitiva entro l’autunno, per poi presentarla al parlamento.
La “SonntagsZeitung” fornisce oggi ulteriori dettagli: “l’USTRA, secondo quanto detto da Dittli al domenicale zurighese, calcola che la galleria rimarrà chiusa per circa mille giorni lavorativi”. Sul tappeto vi sono ora tre varianti: l’inagibilità totale del tunnel per circa tre anni, oppure la chiusura parziale per 280 o 180 giorni all’anno. Il traffico, durante la bella stagione, verrebbe deviato sulla strada del passo.
Non vi sono conferme ufficiali, ma la Confederazione – secondo il domenicale zurighese – avrebbe dato la propria preferenza alla variante che prevede la chiusura della galleria per 280 giorni su 365, su un arco complessivo di circa quattro anni.
Gli interventi più importanti sul tunnel riguardano l’innalzamento di 30 centimetri della soletta intermedia, il rinnovamento del sistema di drenaggio dell’acqua, l’adattamento della segnaletica e del sistema di aerazione ai nuovi requisiti di sicurezza e l’allargamento del cunicolo di soccorso. Costo totale: circa mezzo miliardo di franchi.
“Mille giorni senza transiti attraverso il San Gottardo è una follia”, ha detto Dittli alla “SonntagsZeitung”. “La Confederazione, basandosi su una perizia dell’Iniziativa delle Alpi, afferma che i veicoli, tra Airolo e Göschenen, potrebbero essere trasportati dalla ferrovia”. Ma sono necessari ulteriori accertamenti, dato che non si è tenuto conto del traffico nelle ore di punta e durante le ferie.
“Ho l’impressione, sono sempre parole di Dittli, che l’USTRA voglia farsi avanti a pugni e spintoni per imporre una soluzione”, che nella forma prospettata “non è effettivamente necessaria”. La “SonntagsZeitung” cita anche il consigliere di stato ticinese Marco Borradori: “per noi il San Gottardo è fondamentale” e “una chiusura prolungata avrà pesanti conseguenze”. Il governo ticinese ha scritto una lettera al ministro dei trasporti Moritz Leuenberger, chiedendo di essere coinvolto nella pianificazione. “Finora non abbiamo ricevuto risposta da Berna”.

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