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Gategroup: assemblea conferma Cda, hedge fund speculativi scornati

(Keystone-ATS) L’Assemblea generale di Gategroup ha confermato oggi a Kloten tutti i consiglieri di amministrazione, respingendo le proposte di due hedge fund – che assieme detengono l’11,3% della società – che chiedevano l’allontanamento di tre di loro.

Presi di mira erano l’attuale presidente del Cda Andreas Schmid, Anthonie Stal e Remo Brunschwiler, cui i due fondi speculativi RBR Capital Advisors e Cologny Advisors rimproverano di non aver fatto abbastanza per incrementare la redditività della società specializzata nella ristorazione di bordo.

Tutti e 7 i membri dell’organo di sorveglianza sono stati confermati nettamente da parte degli azionisti, con maggioranze che vanno dal 68% dei voti per Andreas Schmid al 99% per Gerard van Kesteren. La proposta dei due fondi speculativi di eleggere nell’organo di sorveglianza l’attuale capo di RBR Capital, Rudolf Bohli, e Nils Engel è quindi caduta nel vuoto.

Dopo questo primo schiaffo, RBR Capital Advisors e Cologny Advisors hanno dovuto ingoiare un altro rospo. La loro richiesta di sottoporre Gategroup a una verifica speciale è stata ugualmente respinta: i sì sono stati solo il 31%.

Non è la prima volta che RBR Capital Advisors e Cologny Advisors e il Cda di Gategroup giungono ai ferri corti. Già un anno fa avevano chiesto la partenza di Schmid e il rinnovamento degli amministratori affinché il gruppo potesse essere ristrutturato; Gategroup, avevano fatto valere, è mal diretto e troppo poco redditizio.

Dopo lunghe trattative era stato possibile però giungere ad un accordo, sfociato nella nomina di 4 nuovi amministratori (su sette), di cui due proposti dagli hedge fund. La tregua è però durata solo un anno. RBR Capital e Cologny sono tornati alla carica pretendendo la nomina di due altri loro rappresentanti e l’uscita di scena del presidente del Cda Andreas Schmid.

Questa volta, per convincere gli azionisti hanno criticato le remunerazioni, giudicate troppo elevate visto il passivo di 63,4 milioni di franchi del 2015, previste per il management. Nonostante ciò, l’assemblea degli azionisti – presenti oggi il 59% del capitale azionario – ha risposto picche confermando la fiducia agli attuali membri del Cda.

Lo spinoso tema delle remunerazioni, tuttavia, non è accantonato. Ieri il Cda di Gategroup, in accordo con gli hedge fund e altri importanti investitori, ha deciso di rinviare il voto su questo oggetto sostenendo che la proposta di rivedere le remunerazioni dev’essere approfondita. Gli azionisti potranno esprimersi nel corso della prossima assemblea generale.

Gategroup è tra l’altro finita nel mirino del gruppo cinese HNA che ha offerto 1,4 miliardi di dollari. Il Cda ha accolto l’offerta sulla quale gli azionisti dovranno esprimersi in un secondo tempo.

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