Prospettive svizzere in 10 lingue

GB: dilaga scandalo carne cavallo, Findus UK sotto accusa

(Keystone-ATS) Lo scandalo della carne di cavallo si allarga: dalla Gran Bretagna arriva in Francia e in Svezia imponendo l’intervento del premier David Cameron, pure impegnato nel difficile vertice europeo sul bilancio. La Findus UK, dopo aver ritirato nel Regno le sue lasagne surgelate spacciate come “di manzo” ma contenenti carne equina, lo ha fatto anche per quelle vendute in Francia e in Svezia.

Il colosso dei surgelati cerca di tranquillizzare, dicendo che la carne equina non rappresenta un rischio per la salute, ma la psicosi continua a crescere, soprattutto nel Regno Unito, dove la polizia ha cominciato a indagare se siano ipotizzabili reati e frodi.

Infatti, oltre al tabù psicologico della carne equina in un paese in cui regna il culto dei cavalli, c’è in ballo il sistema di tracciabilità dei prodotti alimentari che ha rivelato falle impensabili.

Il premier David Cameron ha cercato di calmare i suoi concittadini: “Non c’è ragione di credere che alcun cibo in vendita costituisca un pericolo per la salute, qui più che altro si parla di clienti che sono stati ingannati da alcune marche. Si tratta comunque di uno scandalo molto grave”.

L’Autorità britannica della sicurezza alimentare (FSA) ha ordinato controlli a tappeto nei prossimi sette giorni su tutti i prodotti delle compagnie del Paese che vengono venduti come contenenti “carne di manzo”. Lo scandalo è nato infatti dagli hamburger con carne equina delle catene Tesco, Aldi e Iceland.

I produttori finiti sotto accusa nello scandalo hanno stabilimenti in diversi Paesi: Irlanda, Francia, Romania e Lussemburgo, oltre al Regno Unito. Le lasagne “al cavallo” di Findus arrivano dalla francese Comigel, che a sua volta indica come responsabile un suo fornitore in Romania: dai test condotti dal colosso dei surgelati la percentuale di carne equina ha raggiunto in certi casi il 100%.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR