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GB: quattro richieste per impedire l’uscita dall’Ue

(Keystone-ATS) La parola d’ordine è “flessibilità”, ma la richiesta – evocata a più riprese – è quella di accordi “giuridicamente vincolanti” su quattro dossier generali: governance economica, competitività, sovranità, immigrazione.

Sono i capitoli indicati nella lettera inviata dal premier britannico David Cameron al presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, per elencare i punti su cui la Gran Bretagna intende negoziare con Bruxelles quelle riforme che il governo conservatore di Londra giudica irrinunciabili per potersi schierare contro la Brexit in vista del referendum atteso di qui a qualche mese.

In tema di governance economica, Cameron riconosce e incoraggia il rafforzamento dei legami fra i Paesi della moneta unica e afferma di non volere un ulteriore ‘opt-out’ dall’euro rispetto a quello di cui Londra già gode, né un diritto di veto per i Paesi esterni all’eurozona (attualmente nove). Ma vuole introdurre “principi giuridicamente vincolanti” e meccanismi attuativi a tutela “dell’integrità del Mercato Unico” e dei “legittimi interessi dei membri non euro”: compresa la garanzia che i contribuenti di questi ultimi Paesi non siano chiamati a pagare per operazioni valutarie “a sostegno dell’Eurozona”.

Quanto alla competitività, Londra vuole impegni a favore della crescita, della libera circolazione di capitali, beni e servizi e spinge per gli accordi commerciali con Usa e Asia.

In materia di sovranità, poi, Cameron chiede fra l’altro l’esclusione di ogni obbligo per il suo Paese su una maggiore integrazione e fa suo uno slogan olandese: “Europei dove è necessario, nazionali dove è possibile”. Ma soprattutto invoca un problematico diritto di “gruppi di parlamenti nazionali” a “fermare proposte legislative (comunitarie) sgradite”.

Infine, sul fronte immigrazione, insiste nella richiesta di contrastare “l’abuso della libertà di movimento” ponendo paletti al ricorso ai benefici dello Stato sociale altrui da parte degli immigrati intraeuropei. Mentre chiede che ai futuri membri la libertà di movimento stessa sia garantita solo per gradi, mano a mano “che le loro economie convergono” con le altre.

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