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GE: petizione dopo multa 350 franchi per pipì cane in strada

Pipì di cane sul marciapiede può costare cara. KEYSTONE/AP/KIN CHEUNG sda-ats

(Keystone-ATS) Ha suscitato un certo scalpore a Ginevra una multa di 350 franchi inflitta lo scorso novembre a una donna il cui cane ha orinato per strada.

Un’associazione di proprietari ha consegnato oggi una petizione in cui chiede al Gran Consiglio di chiarire “la questione della pipì canina nello spazio pubblico”.

La petizione, sottoscrivibile online, ha raccolto 5337 firme, ha indicato Manuel Alonso Unica, alla testa del Movimento di Difesa dei Proprietari di Cani di Ginevra (MDPCG). Il testo, oltre a interpellare il parlamento cantonale, chiede anche al Municipio della città di Ginevra di pronunciarsi sull’applicabilità della legge.

Lo scorso 11 novembre, un agente della polizia cantonale aveva appioppato 200 franchi di multa alla proprietaria di un cane che aveva fatto pipì su un marciapiede. Si erano poi aggiunti 150 franchi di spese amministrative. Scandalizzata, la donna ha presentato ricorso e la procedura è tuttora in corso. La vicenda ha avuto una certa eco – ne ha parlato anche la Radio romanda – e ha suscitato le ire di molti proprietari di cani.

La legge ginevrina sui cani stipula che il detentore debba raccogliere le “deiezioni” del proprio animale per mantenere pulita la pubblica via, rileva l’MDPCG. Si riteneva che tale disposizione riguardasse gli escrementi solidi, “ma ecco che anche il liquido è diventato multabile, per interpretazione legale (applicazione della legge alla lettera) di taluni poliziotti”, deplora il Movimento in una nota. E non manca di rilevare che la stessa legge prevede da parte dei comuni la messa a disposizione di “mezzi adeguati alla raccolta delle deiezioni”.

Basterebbe sostituire il termine “deiezione” con “escremento” affinché l’urina non sia più multabile, afferma Alonso Unica.

Dal canto suo Nathalie Fontanet, deputata PLR e per diverso tempo proprietaria di cani, ritiene che si debba essere molto rigorosi con le feci. “Ma che si fa per la pipì? Si mette una scodella?”.

L’MDPCG ha organizzato nel primo pomeriggio una manifestazione davanti all’ingresso del Gran Consiglio per sensibilizzare i parlamentari. Il suo appello è stato seguito da una ventina di proprietari, in maggioranza donne, con i loro cani. Fra i presenti anche la signora multata, con il suo cagnolino, che oggi non ha recidivato: è rimasto tranquillo nella borsa della sua padrona.

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