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GE: visita Xi Jinping, arrestati manifestanti pro-tibetani

Manifestanti pro Tibet a Ginevra KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI sda-ats

(Keystone-ATS) La visita di Xi Jinping oggi a Ginevra ha provocato, come a Berna, l’intervento della polizia: almeno quattro militanti pro-tibetani che manifestavano senza autorizzazione contro il presidente cinese sono stati arrestati dalle forze dell’ordine.

Circa 200 cinesi favorevoli al governo del loro paese hanno invece salutato la presenza del presidente.

Gli attivisti tibetani “sono stati invitati a partire”, ha indicato in merito all’intervento il portavoce della polizia ginevrina Jean-Claude Cantiello, secondo cui il loro raduno non era stato autorizzato. Stando a testimoni oculari, i dimostranti hanno dovuto salire a bordo di un veicolo della polizia.

Tre di queste persone erano già state arrestate domenica e rappresentano l’Associazione della gioventù tibetana in Europa (VTJE), ha riferito all’ats una responsabile del movimento. Secondo i dimostranti una quinta persona, non menzionata dalla polizia, è anch’essa stata controllata.

Sulla Piazza delle Nazioni, i militanti tibetani sfoggiavano uno striscione che invitava ad arrestare “Xitler” e chiedeva la “liberazione del Tibet”. Al momento di essere arrestati hanno scandito la loro fierezza di essere tibetani, ma la loro “vergogna, oggi, di essere svizzeri”. La polizia li ha liberati verso le 16.

Un’ora dopo il raduno degli attivisti tibetani, sulla medesima piazza si sono radunati per salutare il presidente circa 200 cinesi secondo le stime dell’ats, e un centinaio secondo la polizia. “Amiamo il nostro presidente”, ha dichiarato uno di essi. Fra i presenti figuravano studenti provenienti da diverse città elvetiche.

Domenica circa 400 attivisti pro-tibetani hanno manifestato a Berna a margine della visita di Stato del presidente cinese. Nel pomeriggio alcuni militanti avevano inscenato una dimostrazione non autorizzata e 26 di essi erano stati arrestati. La polizia li ha liberati tre ore dopo.

Ieri a Ginevra, circa 100-150 tibetani e uiguri si erano radunati sulla Piazza delle Nazioni, chiedendo “la fine del genocidio in Tibet”.

Nella città lemanica Xi Jinping incontrerà il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e visiterà l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

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