Prospettive svizzere in 10 lingue

Gemelle scomparse: no tracce sostanze tossiche in casa padre

(Keystone-ATS) In casa di Matthias Schepp a Saint Sulpice (VD) non sono state trovate tracce di “sostante tossiche o letali” con le quali l’uomo potrebbe aver avvelenato le figlie, le gemelline Alessia e Livia di cui non si hanno più notizie da quando il padre si è suicidato a Cerignola (Foggia) il 3 febbraio.

È quanto ha accertato la polizia vodese, dopo una serie di analisi scientifiche sugli oggetti prelevati nella villetta dove viveva Matthias dopo la separazione con la moglie Irina. Se dunque il padre ha ucciso le figlie avvelenandole – prima della partenza aveva cercato su internet siti dove si trovano consigli e materiali per l’avvelenamento – ha acquistato i prodotti dopo aver preso a carico le gemelle dalla casa della sua ex moglie.

Dalle indagini condotte dagli investigatori svizzeri, intanto, spunta un’altra testimonianza, definita “credibile”: Matthias e le gemelle sono state viste in un villaggio a pochi chilometri da Saint Sulpice, domenica 30 gennaio attorno alle 15.30. Una ventina di minuti dopo, Schepp è a Morges, da dove invia un messaggio alla moglie.

Continuano, invece, a non esserci conferme “formali” della presenza di Alessia e Livia a bordo del traghetto che da Marsiglia ha portato Matthias Schepp in Corsica, a Propriano, il 31 febbraio. “La pista della Corsica rimane quella privilegiata – dice la polizia vodese – ma nell’assenza di prove formali tutte le altre ipotesi sono esaminate dagli agenti svizzeri, francesi e italiani”.

In particolare, gli investigatori stanno cercando di accertare quello che è ancora un buco nero dell’inchiesta: cosa ha fatto Matthias Schepp dalle 15.30 del 30 gennaio, quando un testimone lo vede con le gemelline, fino al pomeriggio del 31 gennaio, quando si è imbarcato per la Corsica. E quale percorso ha seguito per raggiungere la città nel sud della Francia.

Nessun legame con donna scomparsa

Non c’è alcun legame tra Matthias e Katia Iritano, la donna svizzera scomparsa a Montbovon, nel canton Friburgo. L’ipotesi che potesse essere la Iritano la donna che alcuni testimoni dicono di aver visto con Schepp e le bambine in Corsica, cade dunque definitivamente dopo le indagini condotte dalle polizie catonali vodese e friburghese. Gli accertamenti tecnici ordinati dal procuratore di Losanna hanno stabilito che non c’è stato alcun contatto telefonico tra Matthias e Katia. Questa pista – secondo gli inquirenti – può dunque essere definitivamente scartata.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR