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Geotermia a San Gallo: responsabili progetto ottimisti

(Keystone-ATS) È tornato a regnare un cauto ottimismo attorno al progetto geotermico di San Gallo: dopo il contraccolpo di luglio, quando a causa delle trivellazioni si era verificato un terremoto di magnitudo 3,5, negli ultimi test è stato possibile estrarre acqua calda. Inoltre è fuoriuscito gas in quantità maggiori rispetto alle attese.

Il “padre” del progetto, il municipale Fredy Brunner, si è detto “estremamente felice” degli ultimi sviluppi in una conferenza stampa odierna sul posto. Dall’inizio dei test di pompaggio, cominciati a metà ottobre, ad oltre 4’000 metri di profondità il sottosuolo si è calmato, e non si sono verificati altri sismi.

Le prime informazioni spingono a ritenere che vi sia un “importante afflusso” di acqua calda, ha spiegato il capoprogetto Marco Huwiler. La temperatura in profondità è come previsto di 140-145 gradi. Tuttavia solo le analisi dei prossimi mesi permetteranno di stabilire se la quantità di acqua è sufficiente per una centrale geotermica.

Quale “effetto secondario” con le trivellazioni è stato spillato gas metano con un grado di purezza di oltre il 90%. “Siamo rimasti sorpresi di quanto gas fuoriuscisse”, ha affermato Brunner. Con il metano bruciato in un giorno – ha spiegato – si potrebbe riscaldare l’intera città. Secondo gli esperti tuttavia non è ancora possibile stimare l’ampiezza e la resa del giacimento. D’altronde l’estrazione di gas non è l’obiettivo del progetto, ha dichiarato anche il municipale. “Non diventeremo il Texas della Svizzera orientale”.

Attualmente sono in corso gli ultimi lavori. Nelle prossime settimane la torre di perforazione, alta 60 metri, sarà smontata e portata via. Il pozzo verrà reso sicuro con diversi packer (otturatori) e chiuso entro metà del 2014.

Le autorità sangallesi decideranno l’anno prossimo come andare avanti con il progetto. Nel migliore dei casi si costruirà una centrale geotermica che produrrà elettricità e calore per una parte degli edifici della città. Il progetto da 160 milioni di franchi comprende un ampliamento della rete di teleriscaldamento.

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