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Germania: nuove denunce di molestie. Berlino, violenze pianificate

(Keystone-ATS) Le denunce per molestie sessuali subite durante la notte di Capodanno in Germania continuano ad aumentare. E il ministro della Giustizia dà una lettura che suona quasi inevitabile, anche se per ora indimostrata: quegli attacchi “devono essere stati organizzati”.

Del resto i numeri parlano da sé: sono salite a 516 le denunce alla polizia di Colonia, un 40% delle quali, spiega la polizia, hanno a che vedere con aggressioni a sfondo sessuale. Ad Amburgo i casi sono 133, e all’elenco delle città tedesche che hanno registrato il ‘fenomeno’, Duesseldorf, Francoforte, qualche episodio a Berlino, si aggiunge l’irruzione di 500 uomini che hanno forzato l’ingresso di una discoteca di Bielefeld, in Westfalia, dove molte donne hanno poi subito attacchi e molestie.

Nell’allarme generale, Bild riporta le oscenità rivolte contro due donne nel weekend ad Amburgo, dove un uomo di “origine araba” si sarebbe calato i pantaloni provocandole e mettendole in fuga.

“Quando si incontra un’orda del genere per commettere reati, deve esserci dietro una qualche forma di organizzazione. Nessuno può venirmi a raccontare che non sia stato preparato o concordato”, ha detto il ministro Heiko Maas alla Bild am Sonntag, il delegato alla Giustizia del gabinetto Merkel, un socialdemocratico. E si indagherà con grandissima attenzione, ha aggiunto, al possibile collegamento fra gli episodi accaduti nelle diverse città tedesche.

In stretto contatto con il suo dicastero, lavora in queste ore il ministero dell’Interno guidato da Thomas De Maizière, che dalle pagine della Frankfurter Allgemeine Zeitung ha annunciato misure “veloci”: più polizia nelle strade, più videosorveglianza, e leggi più dure. “Dobbiamo fare di tutto perché cose del genere non si ripetano”.

Nonostante qualche differenza di accenti, i partner della Grosse Koalition, di fronte all’emergenza, sembrano parlare la stessa lingua: già domani i referenti dell’Unione cristiano democratica (CSU) di Merkel e dell’SPD si confronteranno per concordare la linea. I socialdemocratici hanno fatto sapere attraverso il capogruppo parlamentare Thomas Oppermann di essere interessati ad una “intesa veloce” sul da farsi. Mentre il Bundestag si occuperà del caso in settimana: non è escluso neppure un intervento della cancelliera, che potrebbe affrontare l’emergenza profughi e l’allarme molestie, chiarendo la posizione del suo governo.

Dalla città di Magonza, dove la CDU ha dibattuto per due giorni, in clausura, registrando l’umore “sottoterra” della base, è già uscito un messaggio chiaro: la linea adesso è quella del pugno duro. I cristianodemocratici vogliono che in futuro chi commette reati in Germania perda il diritto d’asilo. Ed è emersa anche la richiesta pressante, a Frau Merkel, di ridurre entro l’estate il numero degli arrivi di migranti nel Paese.

Scampata al tormentone del “tetto limite” che la CSU bavarese rivendicava per i richiedenti asilo in Germania, la cancelliera è di nuovo al centro di più fuochi, e ora più che mai ha bisogno del sostegno dei partner dell’Europa. La nuova durezza della cancelliera – cui oggi preme soprattutto rassicurare la popolazione sconvolta e frenare l’ascesa degli xenofobi di Pegida e del partito di destra Alternative fuer Deutschland – è già evidente, ed è stata registrata anche dai suoi.

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