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Germania: stampa, Berlino e Usa unite guerra segreta terrore

(Keystone-ATS) Attacchi dei droni Usa in Africa diretti dalle città tedesche di Stoccarda e Ramstein, servizi d’intelligence a stelle e strisce che arrestano sospetti negli aeroporti tedeschi e interrogano i richiedenti asilo, prigioni segrete organizzate e gestite da Francoforte. Berlino e Washington sono più unite di quanto si creda nella lotta segreta al terrorismo internazionale. Lo scrive oggi la Sueddeusche Zeitung (Sz) in un’inchiesta esclusiva realizzata nell’arco di mesi insieme all’emittente pubblica Ndr, subito ridimensionata e smentita dal governo tedesco e dall’ambasciata Usa a Berlino.

“Senza il sostegno operativo in Germania, la guerra statunitense contro il terrore non sarebbe tanto facile da condurre. Certamente non in questa forma”, scrive Sz citando anche l’impiego di imprese private fuori del controllo pubblico. Secondo il quotidiano tedesco la Germania è “la centrale della guerra segreta in Africa, il crocevia per le azioni europee della Cia, il campo di addestramento per gli impieghi di droni in tutto il mondo”. Tutto questo le autorità tedesche lo sanno perfettamente, scrive Sz. E quel che fanno è, in caso, “chiedere in cosa possano aiutare”.

Il governo di Berlino non ha confermato le rivelazioni, spiegando con il portavoce della cancelliera Angela Merkel, Steffen Seibert, che “se dovessero emergere nuovi aspetti, l’esecutivo se ne occuperà seriamente”. Per ora, ha aggiunto Seibert, per quanto per esempio riguarda “le misure che restringono la libertà personale, tali operazioni possono avvenire solo nel rispetto del diritto tedesco”.

Anche l’ambasciata statunitense ha smentito seccamente le indiscrezioni pubblicate. “Certamente in Germania da molti decenni ci sono istallazioni militari per la nostra sicurezza comune”, si legge, “ma il fatto che queste non siano accessibili al pubblico non significa in nessun modo che in quei luoghi si pianifichino attività illegali”.

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