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Germania: volevano attaccare stranieri, presi 7 neonazisti

Bloccata in Germania una neonata cellula terroristica di estrema destra sorta a Chemnitz: voleva colpire il 3 ottobre, giorno della Riunificazione della Germania. KEYSTONE/EPA/FILIP SINGER sda-ats

(Keystone-ATS) La procura federale tedesca è riuscita a bloccare una neonata cellula terroristica di estrema destra sorta a Chemnitz: voleva colpire il 3 ottobre, giorno della Riunificazione della Germania, e l’obiettivo era soprattutto gli stranieri.

Oggi sei persone sono state fermate con l’accusa di voler commettere attentati di matrice estremista, contro cittadini stranieri, politici dall’opinione diversa dalla loro e anche giornalisti. Sarebbero stati in procinto di procurarsi anche delle armi semiautomatiche. Un settimo membro di “Rivoluzione Chemnitz”, nome che si è dato il gruppo, era già in custodia cautelare.

Si tratta di uomini di età compresa fra 27 e 31 anni, che si muovono in ambienti neonazisti. Cinque di loro erano già noti alle forze dell’ordine per quella caccia all’uomo lanciata nei giorni della mobilitazione fra le strade della città sassone, dove quotidianamente cortei di cittadini spaventati ed estremisti hanno sfilato fianco a fianco, urlando lo slogan “Wir sind das Volk” (noi siamo il popolo). Ma c’era anche chi urlava “nazionalsocialismo adesso”.

Gli arresti di oggi sono una prova ulteriore degli eccessi a cui si è arrivati nelle manifestazioni che in Germania hanno trovato la comprensione di Alternative für Deutschland (AfD) e dello stesso ministro dell’interno Horst Seehofer, che ha tentato di salvare il capo dell’intelligence e addirittura promuoverlo a sottosegretario.

“Un pericolo grande e reale è quello che proviene dal terrorismo di destra”, ha affermato la ministra della Giustizia Katharina Barley, ai giornali del Funke Mediengruppe. E il ministro dell’interno della Sassonia, Roland Woller, incontrando la stampa, ha parlato della necessità di lottare contro l’estremismo.

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