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Giappone: governo, tracce cesio, al bando riso da Fukushima

(Keystone-ATS) Il governo giapponese ha deciso di bandire per la prima volta il commercio del riso proveniente da Onami, area della città di Fukushima, il capoluogo dell’omonima prefettura che ospita la centrale nucleare danneggiata dal sisma/tsunami dell’11 marzo, a causa delle tracce di cesio radioattivo rilevate, superiori ai limiti legali provvisori.

Lo ha reso noto il capo di gabinetto, Osamu Fujimura, che ha chiesto al governatore della prefettura di Fukushima, Yuhei Sato, di prendere “i provvedimenti necessari”.

I campioni testati hanno mostrato livelli di radioattività pari a 630 becquerel/kg, a fronte del tetto massimo fissato a quota 500 becquerel.

L’area di Onami, a 60 km dalla centrale, conta 154 fattorie nei cui campi, in base ai controlli fatti a settembre-ottobre, erano state trovate quantità di cesio comprese tra i 28 e i 136 becquerel. Tuttavia, i test sul raccolto di 840 kg complessivi di una fattoria hanno portato alla “sorpresa” radioattività, la cui spiegazione è ancora da chiarire e da spingere le autorità al bando “precauzionale”.

Fujimura ha spiegato in conferenza stampa che il riso finito nel mirino non è stato distribuito sul mercato grazie ai controlli decisi per tempo da ministero dell’Agricoltura e dagli uffici competenti della prefettura.

“Ho informazioni che escludono che il problema possa diventare serio”, ha rilevato il capo di gabinetto, aggiungendo che il governo continuerà a fare ogni sforzo “per prevenire” la diffusione di voci infondate sulla contaminazione da sostanze radioattive dei prodotti agricoli giapponesi.

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