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Ginevra: la cercavano nel lago, arrestata perché abbatte moto

I bagni di Pâquis a Ginevra in un giorno di canicola della scorsa estate (prima dell'emergenza Coronavirus). Immagine simbolica KEYSTONE/LAURENT DARBELLAY sda-ats

(Keystone-ATS) Da una settimana era data per dispersa nel canton Zurigo e da venerdì erano in corso ricerche nel lago a Ginevra, dopo che qualcuno l’aveva vista scomparire in acqua. La donna è stata fermata ieri sera nella città lemanica, dove ha gettato a terra alcune motociclette.

La quarantenne è stata arrestata ieri sera alle 21.00 nel quartiere di Pâquis, ha detto a Keystone-ATS un portavoce della polizia ginevrina, confermando un’informazione della Tribune de Genève. È stata consegnata alla procura ginevrina, che ha aperto un procedimento per danneggiamento, e in seguito sarà riportata a Zurigo, ha precisato il portavoce.

La donna, di cui era stata segnalata la scomparsa alla metà di luglio nel canton Zurigo, era stata vista fare il bagno venerdì pomeriggio ai bagni di Pâquis. Un testimone aveva dichiarato di avere visto un braccio alzato prima che scomparisse sott’acqua e poco dopo i suoi effetti personali, compresa la carta d’identità, sono stati ritrovati sul “quai du Mont-Blanc”.

Temendo un annegamento, la polizia ha dispiegato notevoli risorse per ritrovarla. Fino a lunedì sono stati impegnati mezzi della polizia lacuale, un elicottero della Rega ed anche dei servizi antincendio e di soccorso della città. Fino a sabato sera, le condizioni erano rese difficili dal forte vento e dalla forte corrente nell’acqua. Lunedì una pattuglia ha ispezionato anche le dighe di Seujet e di Verbois, sul fiume Rodano.

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