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Giochi online: tre comitati lanciano referendum

(Keystone-ATS) Le sezioni giovanili di diversi partiti e alcuni parlamentari hanno lanciato oggi ufficialmente il referendum contro la nuova legge federale che disciplina i giochi in denaro (LGD).

Secondo loro, la normativa rappresenta una censura di internet, favorisce l’isolamento digitale e ha un carattere protezionistico.

La legge è stata adottata una decina di giorni fa dalle Camere federali in occasione della sessione autunnale e prevede un blocco generalizzato degli accessi a pagine straniere di giochi online in denaro per meglio proteggere gli utenti e favorire i gestori di strutture legali basate in Svizzera. La normativa permette inoltre ai casinò svizzeri di proporre giochi anche online.

In occasione di una conferenza stampa comune a Berna tre diversi gruppi hanno presentato le loro motivazioni per la raccolta firme. Il “Comitato contro la censura di internet e il blocco digitale” è composto dalle sezioni giovanili del PLR, dell’UDC, dei Verdi liberali. A battersi contro la normativa vi è poi il comitato referendario parlamentare interpartitico e quello dei giovani Verdi.

A sostenere i comitati vi è anche il settore dell’economia digitale. Alla raccolta firme vogliono infatti partecipare in modo indipendente anche l’organizzazione Digitale Gesellschaft, la Internet Society Switzerland e il Chaos Computer Club Suisse (CCC-CH), che – insieme al Partito pirata – agiranno in un’alleanza a sé stante.

Gli oppositori hanno ora tempo fino al 18 gennaio 2018, per raccogliere le 50’000 sottoscrizioni necessarie.

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