Giordania: violenti scontri e vittime nella città di Maan

(Keystone-ATS) AMMAN – Quattro persone sono morte e una quinta è rimasta gravemente ferita in scontri tra membri di due tribù rivali nella città di Maan, nel Sud della Giordania, dove sono poi scaturite violente proteste contro le forze di sicurezza, in cui sono state date alle fiamme alcune auto della polizia e un edificio governativo.
Tutto è cominciato lunedì con una rissa tra un gruppo di uomini di Maan, 300 chilometri a sud di Amman, e del villaggio beduino di al Jafer, che è poi degenerata quando uno dei litiganti ha aperto il fuoco con un fucile mitragliatore, uccidendo sul colpo due persone e ferendone un’altra, poi deceduta.
Nel giro di qualche ora, parenti inferociti delle tre vittime hanno poi bloccato la principale autostrada della zona, e a bordo di una della auto costrette a fermarsi hanno individuato un membro della stessa tribù a cui appartengono i presunti responsabili della strage e lo hanno ucciso con un colpo di pistola alla testa.
Gli scontri si sono quindi estesi oggi nelle strade di Maan, dove centinaia di residenti, secondo quanto hanno riferito dei testimoni, hanno accusato la polizia di non aver provveduto ad arrestare gli assassini e quindi hanno dato l’assalto ad un tribunale e altri uffici dello Stato e dato alle fiamme alcune auto della polizia, sfondato vetrine di banche e negozi e bloccato con barricate alcune strade.
Da Amman sono stati inviati rinforzi alle forze di sicurezza locali, che hanno anche usato candelotti lacrimogeni nel tentativo di riportare la situazione sotto controllo, mentre il governo ha invece fatto sapere di aver avviato un’indagine sugli incidenti.
In Giordania si sono di recente verificati una serie di scontri tra varie tribù nel Nord e nel Sud del Paese, anche a causa del deteriorarsi della situazione economica. In particolare, la situazione è da tempo tesa a Maan, una roccaforte delle tribù conservatrici, note per i loro sentimenti anti-governativi.