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Glarona: Landsgemeinde; “no” a divieto di dissimulazione del viso

Nonostante una meteo sfavorevole i Glaronesi si sono dati appuntamento nella piazza principale del cantone per il rito della Landsgemeinde KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER sda-ats

(Keystone-ATS) I Glaronesi si sono riuniti oggi per la tradizionale Landsgemeinde: hanno, in particolare, respinto una proposta di un privato cittadino, che chiedeva un divieto di dissimulazione del viso (burqa o niqab) nello spazio pubblico, simile a quello approvato in Ticino.

La decisione odierna, presa nelle proporzioni di 2 a 1, non costituisce una sorpresa visto che sia l’esecutivo cantonale che il Gran consiglio glaronese invitavano la Landsgemeinde a bocciare la disposizione.

Solo alcuni esponenti UDC avevano detto sì alla proposta, in base a una norma che prevede la possibilità, nei Cantoni dove vige ancora la Landsgemeinde (Appenzello Interno e Glarona), di farsi promotori di un’iniziativa individuale (“Memorialsantrag”).

Vista la chiarezza del risultato, il Landamano (presidente del governo) Rolf Widmer non ha avuto bisogno dell’aiuto dei suoi colleghi per stabilire l’esito della votazione

Sicurezza invocata

Durante la discussione, di una mezzora circa, l’autore dell’iniziativa, il politico di Bilten Roland Hämmerli (UDC) ha tentato invano di convincere i suoi concittadini mettendo in risalto l’aspetto della sicurezza. “Accettate la mia proposta per poter vivere e abitare in sicurezza nel nostro cantone”, ha dichiarato davanti all’assemblea.

Hämmerli ha menzionato pure le persone dal volto coperto, che creano disordini, o gli hooligan contro i quali la sua iniziativa era diretta.

Dal canto loro, gli oppositori al divieto di dissimulare il viso nello spazio pubblico hanno sottolineato come prescrizioni concernenti l’abbigliamento non devono essere inserite nella Costituzione. Taluni hanno accusato gli ambienti di estrema destra di abusare della Landsgemeinde per far passare le loro rivendicazioni. A loro avviso questa istituzione, caratterizzata dal voto in piazza per alzata di mano, non deve essere strumentalizzata da una “politica dei simboli”.

Durante il dibattito, cinque oratori si sono espressi a favore della legge, quattro contro.

Attendere una decisione federale

Il Governo e il Parlamento glaronesi preferiscono attendere quale sarà l’evoluzione della questione a livello federale prima di prendere una decisione cantonale. “La necessità di agire a livello cantonale è debole”, ha dichiarato il responsabile del Dipartimento della giustizia Andrea Bettiga.

In Svizzera, il divieto del burqa (il velo integrale islamico ndr.) o del niqab (velo che lascia scoperti soltanto gli occhi ndr.) vige in un solo cantone, il Ticino. La legge è entrata in vigore nel luglio del 2016, dopo che nel 2013 il 65,4% dei votanti ticinesi aveva approvato un’iniziativa popolare che chiedeva di iscrivere nella Costituzione cantonale il divieto di dissimulare il volto in luoghi pubblici.

Festa federale di lotta

Nonostante la pioggia battente, la Landsgemeinde odierna è durata complessivamente tre ore: i cittadini si sono pronunciati tra l’altro a favore di un credito di 2,2 milioni di franchi a sostegno della candidatura glaronese per l’organizzazione della Festa federale di lotta svizzera del 2025. In tale credito è inclusa una garanzia per un eventuale deficit di 700’000 franchi.

Nel suo intervento alla 630esima Landsgemeinde, il Landamano Widmer ha lanciato un appello contro “lo spirito del tempo che privilegia un individualismo insolente”, ricordando l’importanza del rito, che fa parte della cultura glaronese e fa confluire ogni anno i cittadini nel centro cantonale per un esercizio di democrazia diretta dal vivo.

La Landsgemeinde si riunisce ogni anno la prima domenica di maggio nella piazza principale di Glarona. Ospiti d’onore di quest’anno sono stati il consigliere federale Guy Parmelin e il consiglio di Stato di Lucerna in corpore.

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