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Governo: cartelli illeciti salvo rare eccezioni

(Keystone-ATS) Il parlamento può finalmente occuparsi della revisione della legge sui cartelli, annunciata dal governo per lottare contro gli effetti del franco forte. Salvo rare eccezioni gli accordi tra imprese saranno illegali. Il progetto è stato completato e trasmesso oggi dal Consiglio federale alle Camere.

Con la sua revisione, il governo vuole rendere illegali per principio gli accordi orizzontali (fra fornitori) su prezzi, quantità e ripartizione geografica e quelli verticali (fra produttori e distributori) sulle tariffe e la suddivisione del territorio. Le intese verranno tollerate solo se giustificate da motivi di efficienza economica, ha indicato in conferenza stampa il ministro dell’economia Johann Schneider-Ammann.

Non spetterà inoltre più alla Commissione della concorrenza (COMCO) mettere in luce gli abusi. Saranno le aziende stesse a dover dimostrare che un eventuale accordo non influenza i prezzi e che è necessario per ridurre i costi, migliorare i prodotti, promuovere la ricerca e la diffusione di conoscenze tecniche o sfruttare le risorse in maniera più razionale.

Questo trasferimento dell’onere della prova ha sollevato molte critiche in consultazione. Il governo ha così deciso di ammorbidire il concetto: la sanzione non scatterà subito e non verrà chiesto l’impossibile alle aziende, ha assicurato Peter Balastèr, della Segreteria di Stato dell’economia. Verranno pure tollerate intese che non nuocciono alla concorrenza. Il Consiglio federale potrà inoltre autorizzare, a titolo eccezionale, pratiche cartellari illecite se ne va della salvaguardia degli interessi pubblici preponderanti.

Un altro aspetto della riforma contestato in consultazione riguarda la possibilità di sanzionare penalmente, in caso di infrazione alla legge sui cartelli, non soltanto le aziende, ma anche le persone fisiche. L’esecutivo ha deciso di rinunciare alla misura, malgrado l’insistenza del parlamento.

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