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GR: Governo, iniziativa cantonale potenziamento guardie confine

Il logo del Corpo delle guardie di confine Cgcf (foto d'archivio). KEYSTONE/URS FLUEELER sda-ats

(Keystone-ATS) Secondo il Governo retico è necessario un potenziamento del Corpo delle guardie di confine (Cgcf) in tutta la Svizzera. Per questo l’esecutivo ha accolto l’incarico per la presentazione di un’iniziativa cantonale in tal senso all’Assemblea federale.

L’incarico, la cui prima firmataria è la granconsigliera Hitz-Rusch (PLD) e che chiede un aumento del personale del Cgcf per affrontare le sfide odierne a livello doganale, di sicurezza e immigrazione clandestina, ha raccolto un grande consenso in Parlamento, ottenendo il sostegno di 92 membri su 120.

La richiesta nasce dal timore che il previsto taglio del budget federale nel periodo 2017-2019, per circa 60 milioni l’anno, possa incidere, con il taglio da 500 a 700 posti di lavoro, sul settore della sicurezza interna, in un momento in cui i flussi migratori da sud aumentano e terrorismo e criminalità transfrontaliera sono temi caldi.

Governo: ok all’iniziativa cantonale

La collaborazione con il Cgcf è di fondamentale importanza per il Cantone dei Grigioni, si legge nella risposta del Governo, e lo scenario odierno prefigura un contesto molto impegnativo. Per questo i Grigioni, al pari di altri Cantoni, hanno ripetutamente chiesto alla Confederazione un potenziamento del Cgcf.

In particolare, i Cantoni di Basilea e Basilea Città hanno presentato iniziative in tal senso già nel 2015, ottenendo che il Consiglio federale redigesse un rapporto in merito, dove si riconosce che “il contesto di sicurezza resta sfidante”.

Tuttavia, vista l’attuale politica finanziaria della Confederazione, nel dicembre 2016 il potenziamento del Cgcf ritenuto necessario dai Cantoni non è andato a buon fine in Parlamento. Nel 2017, anche il Cantone di San Gallo ha presentato un’iniziativa identica.

“Il Governo ritiene che il Cgcf debba essere potenziato nonostante il bilancio della Confederazione sia in difficoltà”, sostiene l’esecutivo retico, ed anzi “è necessario un potenziamento del Cgcf in tutta la Svizzera”.

“In questo intento il Governo viene incoraggiato tra l’altro anche dalle proposte del direttore del Dipartimento federale delle finanze, volte a sgravare il Cgcf, di coinvolgere tra quaranta e cinquanta militari professionisti (membri della polizia militare) al fine di sostenere il Cgcf oppure di trasferire determinati compiti a operatori privati attivi nel settore della sicurezza”.

“Estate calda”: sostegno IKAPOL

Proprio la scorsa settimana, nell’incontro mensile con la stampa, il capo del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità del Cantone dei Grigioni, Christian Rathgeb, aveva annunciato “un’estate calda” in quanto a flussi migratori, dando per “molto probabile” il ricorso alle forze del corpo di polizia supplementare IKAPOL.

Si tratta di un corpo intercantonale, composto da un numero di agenti fino a 50, annunciato a fine giugno dalla Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali (CCPCS), che rafforzerebbe i controlli in Ticino, Vallese, Grigioni e altri cantoni della Svizzera orientale durante l’estate (dal 17 luglio al 15 ottobre).

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