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Grecia, si punta a intesa in settimana, resta nodo debito

(Keystone-ATS) L’Eurosummit sulla Grecia fa progressi e si punta ad un’intesa in settimana. “Dobbiamo trovare un accordo questa settimana semplicemente perché non abbiamo i tempi supplementari”, ha detto il presidente Jean Claude Juncker al termine della riunione di ieri.

Pur essendo arrivate tardi, tanto che né le istituzioni né l’Eurogruppo hanno potuto esaminarle, le nuove proposte greche sono considerate una buona base su cui lavorare. Domani sera si riunirà quindi un altro Eurogruppo e giovedì i leader dovrebbero mettere il sigillo finale nel summit Ue. Ma nonostante un altro rinvio, i mercati non si scoraggiano e chiudono positivi, e le banche greche ottengono una nuova iniezione di liquidità dalla Banca centrale europea.

“Quella presentata da Atene è una buona proposta ma bisogna lavorarci su e ci resta davvero poco tempo”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel a fine lavori. Concetto ribadito dal direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde: “C’è ancora molto, moltissimo lavoro”. Il presidente francese François Hollande spiega che due ministri greci resteranno a Bruxelles per limare le misure e lavorare alle proposte alternative al taglio delle pensioni minime che il premier greco Tsipras non vuole toccare. Tutto questo entro le prossime 48 ore. Anche Tsipras vuole vedere altre aperture da parte dei creditori. “La palla è ora nel campo della leadership europea”, ha detto al termine dell’Eurosummit.

“Tsipras ci ha assicurato che continuerà a collaborare, le nuove proposte sono un passo molto positivo”, ha detto il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, che aveva convocato il summit affinché tutti mettessero “le carte sul tavolo”, in modo da “mettere fine alle strategie e a questo gioco d’azzardo politico”.

Intanto il lavoro tecnico sulle nuove proposte greche è già ripartito. Il nuovo documento, ha spiegato il ministro dell’Economia greco Giorgios Stathakis, contiene nuove tasse sui ricchi e sulle aziende, un aumento dell’Iva su alcuni prodotti – elettricità esclusa – ma non ulteriori tagli a pensioni e stipendi pubblici, come volevano le istituzioni. Atene, ha spiegato, ha accolto le richieste dei creditori di raggiungere un avanzo primario dell’1% del Pil quest’anno, del 2% l’anno prossimo e del 3% nel 2017. E, per ora, è consapevole che non ci sarà un accordo sulla ristrutturazione del debito, nonostante le pressioni di Syriza. Ma si aspetta che i partner la mettano in agenda per i prossimi mesi. “Oggi non abbiamo parlato dei dettagli, ma la questione della sostenibilità finanziaria del debito deve far parte dell’accordo” e “in seno all’Eurogruppo bisognerà anche parlare delle condizioni di finanziamento”, ha detto la Merkel precisando però che “non si discute di ristrutturazione”.

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