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Haiti: colera, 5 casi in capitale devastata da terremoto

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 ottobre 2010 - 11:16 minuti
(Keystone-ATS)

PORT-AU-PRINCE - Cinque casi di colera sono stati individuati a Port-au-Prince, la capitale haitiana devastata dal terremoto dello scorso gennaio, e si teme il propagarsi dell'epidemia che ha già provocato almeno 220 vittime in tutto il Paese.
Una portavoce umanitaria dell'Onu, Imogen Wall, ha detto che i cinque casi, i primi confermati nella capitale dall'inizio dell'epidemia, sono persone che hanno contratto il morbo nel dipartimento di Artibonite, una delle zone più colpite, e che che poi si sono spostate a Port-au-Prince, dove si sono ammalate.
"La diagnosi è stata fatta rapidamente e i malati sono stati isolati", ha detto la portavoce, citando informazioni fornite dalle autorità sanitarie haitiane. "Questo non è un nuovo focolaio di infezione".
Ma le misure di prevenzione e di controllo sono aumentate a Port-au-Prince, dove centinaia di persone vivono in squallide baraccopoli e oltre un milione di sopravissuti al terremoto del 12 gennaio sono ammassati in tendopoli di fortuna. Una popolazione particolarmente vulnerabile a infezioni intestinali e malattie come il colera e la cui situazione è stata definita "pessima" dalla portavoce dell'Onu.
Nelle zone più colpite, Arbonite e il Plateau central, dove le autorotà stanno tentando di contenere l'epidemia, sono stati diagnosticati oltre 3.000 casi.
È questa la seconda, grave emergenza che nel 2010 ha colpito il paese caraibico, uno dei più poveri del mondo, dopo il terremoto di gennaio.

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