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Haiti: proteste contro presidente Moise, un morto e feriti

Scontri e disordini a Haiti KEYSTONE/EPA EFE/JEAN MARC HERVE ABELARD sda-ats

(Keystone-ATS) Haiti ha vissuto ieri una giornata di tensione e di gravi violenze per una protesta dell’opposizione che ha chiesto vigorosamente, ancora una volta, le dimissioni del presidente Jovenel Moise.

Molte migliaia di persone, riferisce l’agenzia di stampa AlterPress, sono scese in strada a Port au Prince e in tutti gli altri grandi centri urbani del Paese, con un bilancio di diverse strutture pubbliche incendiate, gravi danni alla proprietà privata, saccheggi, e scontri con le forze di sicurezza che hanno usato ripetutamente idranti e gas lacrimogeni e anche armi da fuoco.

Non esiste un bilancio certo di vittime, ma secondo i media haitiani almeno una persona è morta ad Ennery e molte altre sono rimaste ferite.

Le manifestazioni sono cominciate prima dell’alba, quando si sono sentiti spari in quartieri periferici della capitale, e hanno investito in particolare i quartieri di Cité Soleil e Carrefour, estendendosi poi a tutto il territorio haitiano, fra cui Pétionville e Dalmas, con blocchi stradali e l’uso di pneumatici incendiati. I trasporti pubblici e l’attività commerciale sono rimasti paralizzati quasi dappertutto.

Quasi ovunque, sostiene AlterPresse, ad avere la peggio sono stati commissariati, tribunali e banche. I manifestanti, che chiedevano le dimissioni del presidente Moise, li hanno assaltati incendiandoli e distruggendo mobili e documentazione,

Di fronte a questa situazione, la Conferenza episcopale di Haiti ha reso nota una dichiarazione in cui chiede alle autorità, e soprattutto al capo dello Stato, di tirare le conclusioni di quanto sta accadendo.

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