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Hans-Rudolf Merz, per alcuni radicali dovrebbe partire adesso

(Keystone-ATS) BERNA – Il Partito liberale radicale (PLR) è diviso sul momento migliore per le dimissioni del ministro delle finanze Hans-Rudolf Merz. Non tutti vorrebbero che Merz portasse a compimento la legislatura nel 2011, come auspicato dal presidente del partito Fulvio Pelli in un’intervista pubblicata ieri da un domenicale. Altri radicali, come la consigliera nazionale Christine Egerszegi (AG), vedrebbero di buon occhio una partenza in contemporanea col consigliere federale Moritz Leuenberger, che lascerà il governo a fine anno.
Per Pelli, una doppia vacanza rischia di destabilizzare l’esecutivo e di dare la stura ad oscuri giochetti politici. Per la Egerszegi, con queste dichiarazioni Pelli cerca soprattutto di alleviare la pressione su Hans-Rudolf Merz. Egli sa che, in ogni caso, spetta a Merz decidere.
Per la deputata argoviese, Merz dovrebbe cogliere l’occasione per lasciare il governo. Una doppia vacanza in seno all’esecutivo sarebbe a suo parere la soluzione migliore. Il gioco sarebbe più aperto in caso di una partenza congiunta dei due ministri.
Per i politologi, le dichiarazioni dei politici quando si tratta di un’elezione in Consiglio federale vanno prese con le pinze, visti i tatticismi soggiacenti.
Per Georg Lutz, il PLR non ha alcun interesse ad attendere le elezioni federali del 2011 per rimpiazzare Hans-Rudolf Merz. A detta del politologo, il partito farebbe bene a presentarsi alla scadenza elettorale con un volto nuovo nell’esecutivo, tanto più che dopo la consultazione i due seggi PLR potrebbero non giustificarsi più.
Lutz preconizza le dimissioni di Merz prima ancora della sessione autunnale. In questo modo, la sua successione potrebbe essere regolata già in settembre, prima di quella di Leuenberger, prevista per dicembre, durante la sessione invernale. Il PLR avrebbe più chance di conservare questo seggio.
Questa analisi non è condivisa dal politologo Andreas Ladner, secondo il quale è meglio attendere il 2011. A suo parere, voler mantenere ad ogni costo un secondo seggio in governo non è la miglior strategia per il PLR.
Il PPD era invero riuscito, dopo la partenza congiunta di Arnold Koller e Flavio Cotti, a preservare la doppia presenza nella stanza dei bottoni, “ma poco più di quattro anni dopo è stato confrontato con la non rielezione di Ruth Metzler per far posto a Christoph Blocher”.

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