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Hildebrand: lascio con coscienza pulita per proteggere istituto

(Keystone-ATS) Vista la veemenza della campagna mediatica e non potendo provare completamente la sua buona fede, il presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Philipp Hildebrand ha deciso oggi di lasciare immediatamente la presidenza dell’istituto centrale di emissione. “Lo faccio – ha dichiarato – per preservare la credibilità della BNS, cosciente di non aver mai mentito in questa vicenda, contrariamente ad altri”.

La decisione di lasciare la guida della BNS, ha spiegato Hildebrand, “è maturata negli ultimi giorni, quando mi è diventato chiaro che tutti gli sforzi per provare la mia buona fede in questa storia – ossia che le contestate acquisizioni di dollari del 15 agosto scorso sono avvenute su iniziativa della consorte di Hildebrand, Kashya – non avrebbero sgombrato il campo dal sospetto che avessi messo al corrente mia moglie di informazioni riservate”. La transazione sotto accusa è avvenuta qualche settimana prima che la BNS fissasse un cambio fisso franco-euro.

Hildebrand ha capito che su di lui avrebbe continuato ad aleggiare il sospetto di aver mentito. Vi sarebbe stato il rischio “che per un certo periodo non avrei più potuto, occupato com’ero a difendermi da queste accuse, prendere decisioni difficili con la dovuta fermezza in un momento delicato come quello stiamo passando”, ha spiegato ormai l’ex numero uno della BNS.

Quanto alle pesanti accuse rivoltegli dalla stampa – in particolare dal settimanale “Weltwoche” e dall’ex consigliere federale Chistoph Blocher – Hildebrand ha detto di non escludere passi giuridici ulteriori.

Le dimissioni da presidente della BNS implicano anche quelle dai vari organismi internazionali – come il Financial stability board – nei quali Hildebrand era presente in qualità di numero uno della BNS. La sua funzione è stata rilevata da Thomas Jordan, che rimane vice-presidente, nell’attesa che il Consiglio federale nomini il suo successore.

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