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Hong Kong: citati in tribunale 9 attivisti ‘Occupy Central’

(Keystone-ATS) Nove delle persone coinvolte nelle proteste pro-democrazia di Hong Kong del 2014 saranno perseguite per “pubblico disturbo”.

Lo hanno affermato le autorità locali all’indomani dell’elezione del nuovo capo del governo che ha visto prevalere Carrie Lam, candidata di Pechino.

Tanya Chan, deputata del Civic Party e tra le persone citate per il ruolo in “Occupy Central”, ha definito la mossa maldestra rilevando dubbi sull’imparzialità del Dipartimento di Giustizia e sulle difficoltà della stessa Lam di “risolvere le divisioni e di unire la società”, come detto ieri nel suo primo discorso dopo la vittoria. Un imminente arresto, ha aggiunto Chan, “renderebbe la situazione per lei più difficile”.

Shiu Ka-chun, altro deputato pro-democrazia, ha affermato di aver preso parte “alla campagna di disobbedienza civile e di sostenere le conseguenze penali. Non mi nasconderò. Il tempo dell’arresto, tuttavia, è ridicolo e mostra veramente come il significato di costruttori di pace del governo significhi invece pulizia politica”.

La polizia ha intimato a tutti di presentarsi in tribunale giovedì, con tanto di cauzione pronta da 10’000 dollari HK (1’290 dollari americani). Il reato di pubblico disturbo è sanzionato con una pena fino a 7 anni di reclusione.

Lam, sulla vicenda, ha detto che si tratta di una decisione indipendente del Dipartimento di Giustizia: sia l’attuale capo di governo sia quello futuro non possono interferire per il rispetto della legge.

La protesta degli ombrelli, come è stata anche definita, mobilitò nel 2014 e per 79 giorni migliaia di persone contro il pacchetto di riforma elettorale del parlamento cinese che avrebbe dato il controllo di Pechino sui candidati per la leadership.

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