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Hupac: trasporti in leggero calo a causa di congiuntura debole

(Keystone-ATS) L’operatore intermodale Hupac ha registrato nel primo semestre dell’anno un leggero calo del volume dei trasporti: in totale ha garantito nel settore del traffico combinato non accompagnato 327’366 spedizioni stradali, con una flessione dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2012. La diminuzione più marcata (-3,7%) è stata riscontrata nel traffico nord-sud attraverso l’Austria.

Nonostante la congiuntura debole e la forte pressione concorrenziale della strada, Hupac ha potuto mantenere “sostanzialmente invariato” il proprio volume di trasporti, si legge in un comunicato odierno.

“Anche nel primo semestre 2013, afferma la società, è perdurata la debolezza congiunturale che dalla fine del 2011 frena gli scambi commerciali in tutta Europa”. Particolarmente difficile è risultata la situazione in Italia, il principale mercato di destinazione dei servizi di Hupac, che per i prossimi mesi si attende “una situazione di traffico invariata”.

Nell’attuale contesto recessivo Hupac giudica “problematico l’aumento dei costi ferroviari a fronte di costi stradali tendenti al ribasso”. In queste condizioni, “il sistema ferroviario deve fare tutto il possibile per garantire che la produttività aumenti ulteriormente”, afferma il direttore di Hupac, Bernhard Kunz, citato nella nota. “I processi fra trazione, terminali e domanda del mercato devono essere integrati in modo ottimale. Vi sono ampi margini di miglioramento che vogliamo sfruttare insieme ai nostri partner”.

Elemento centrale per il trasporto ferroviario merci sul corridoio Rotterdam-Genova è l’apertura della galleria di base del San Gottardo, prevista per il 2016. “Ma la ferrovia di pianura da sola non è sufficiente a rafforzare la competitività della rotaia”. Il progetto del corridoio di 4 metri, su cui il Parlamento deciderà nei prossimi mesi, va esteso fino ai terminal a sud, via Luino e Chiasso. Il prefinanziamento dei lavori di costruzione in Italia è necessario per sfruttare al più presto il potenziale di valore aggiunto. “Senza un adeguamento delle linee fino ai terminal in Italia, indica Kunz, l’utilità economica del progetto si annulla sull’intero corridoio”.

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