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I mammiferi sono più antichi di 200 mln di anni

(Keystone-ATS) I mammiferi sono molto più antichi di quanto si pensasse: i resti fossili di tre specie simili agli scoiattoli ha portato indietro di almeno 208 milioni di anni le lancette dell’orologio della comparsa dei mammiferi sulla Terra. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, si deve al gruppo del Museo di Storia Naturale di New York coordinato da Jin Meng, che ha lavorato in collaborazione con l’Accademia cinese delle scienze.

I fossili, sei in tutto e quasi integri, risalgono al tardo Triassico, ossia al periodo compreso fra 235 e 201 milioni di anni fa, e appartengono a tre specie finora sconosciute, chiamate Shenshou Lui, Xianshou Linglong, e Xianshou songae. Sono stati scoperti in Cina e sono stati classificati nell’ordine estinto degli Euharamiyida, al quale appartengono i primi mammiferi erbivori.

Simili a scoiattoli e pesanti fra 30 e 300 grammi, avevano coda e piedi adatti a vivere sugli alberi. “Erano abili nell’arrampicarsi – osserva Meng – e probabilmente trascorrevano sugli alberi molto più tempo di quanto non facciano gli attuali scoiattoli. Avevano mani e piedi specializzati per afferrare i rami, ma non per correre sul terreno”. Molto probabilmente si nutrivano di insetti, frutta e frutta secca. Anche l’orecchio medio e la dentatura hanno rivelato la loro somiglianza ai mammiferi.

L’appartenenza di questa specie antica ai mammiferi fa quindi arretrare nel tempo l’epoca in cui i mammiferi si sono differenziati dai rettili: invece che nel medio Giurassico, fra 176 e 161 milioni di anni fa, i mammiferi si sono evoluti autonomamente fra 235 e 201 milioni di anni fa.

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