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Il 60,6% dei greci a favore licenziamenti statali

(Keystone-ATS) Buone notizie per il premier conservatore greco Antonis Samaras che, con la sua politica di austerità voluta dai creditori internazionali del Paese, continua i tagli nella pubblica amministrazione: il 60,6% dei greci è d’accordo sul fatto che i dipendenti statali siano troppi e che il loro numero vada drasticamente ridimensionato.

È quanto risulta da un sondaggio condotto dalla società Kapa Research per conto dell’edizione domenicale del quotidiano To Vima dal quale è pure emerso che Nea Dimokratia (Nd), il partito di centro-destra guidato da Samaras, si conferma la prima formazione politica nelle preferenze dei greci con il 23,2% delle preferenze contro il 22,8% di Syriza, il partito della sinistra radicale guidato da Alexis Tsipras.

Al terzo posto con il 9,7% si trova sempre il partito filo-nazista Chrysi Avgì (Alba Dorata), seguito dal Pasok (socialista) con il 7,3%, il Partito Comunista con il 4,9% e il partito Greci Indipendenti con il 4,5%. All’ultimo posto, con il 2,8%, Sinistra Democratica, il partito guidato da Fotis Kouvelis che due mesi fa è uscito dalla coalizione governativa dopo la decisione del premier di chiudere la televisione statale Ert.

Alla domanda su quale sarebbe il miglior primo ministro al momento per la Grecia, il 44,6% ha risposto Samaras, contro il 31,4% che ha risposto Tsipras, mentre alla domanda su quale governo sarebbe in grado di affrontare meglio i problemi del Paese durante il prossimo decennio, il 41,6% ha risposto un governo con Nea Dimokratia e il 36,2% ha risposto un governo con Syriza. Inoltre il 65,2% dei greci ha risposto che desidera che la Grecia resti nell’eurozona contro il 23,9% che vorrebbe il ritorno alla vecchia moneta, la dracma.

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