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Immigrazione: parte Triton, operativi 2 aerei e due navi

(Keystone-ATS) È partita ufficialmente Triton, l’operazione sotto l’egida dell’Unione Europea per il pattugliamento del canale di Sicilia e del tratto di mare davanti alla Calabria: nella zona sono già operativi due aerei, uno di Malta e uno della Guardia di Finanza italiana, una nave della Marina Militare italiana e una motovedetta della Guardia di finanza italiana.

Il dispositivo completo messo a disposizione dall’agenzia europea per il controllo della frontiera esterna (Frontex)- due navi d’altura, due navi di pattuglia costiera, 2 motovedette, 2 aerei e un elicottero – sarà schierato nei prossimi giorni, quando i mezzi provenienti dagli altri paesi dell’Ue avranno raggiunto le due basi operative di Porto Empedocle e Lampedusa.

Il centro di coordinamento internazionale di Triton è situato nella sede del comando aeronavale della Gdf a Pratica di Mare, dove è presente una centrale operativa in cui operano ufficiali di tutti i corpi coinvolti nella missione.

A Triton parteciperà una guardia di confine elvetica: la donna si recherà il 23 novembre in Italia, dove fino al 9 gennaio 2015 lavorerà come “debriefer”: sarà suo compito ascoltare i profughi sui motivi della loro partenza, sulla rotta percorsa e sull’identità e il comportamento di eventuali scafisti.

Otto Stati membri dell’Ue – Finlandia, Spagna, Portogallo, Islanda, Olanda, Lettonia, Malta e Francia – hanno messo a disposizione mezzi tecnici per l’operazione Triton. Oltre alla Svizzera, personale specializzato è stato offerto da altri 11 Paesi: Spagna, Francia, Finlandia, Romania, Norvegia, Germania, Olanda, Svezia, Portogallo, Austria e Polonia.

Per l’operazione Triton, che ha un budget di 2,9 milioni di euro, Frontex opererà sotto il comando ed il controllo delle autorità italiane e lavorerà in stretto coordinamento con la Guardia di Finanza, la Guardia costiera e la Marina.

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