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Impresa comune Swisscom, SSR e Ringier: COMCO approva

(Keystone-ATS) La Commissione della concorrenza (COMCO) approva la creazione di un’impresa comune tra Swisscom, SSR e Ringier e non prevede ostacoli a una concorrenza efficace.

La COMCO afferma oggi in un comunicato che oltre all’intensificazione della collaborazione nell’ambito della commercializzazione dei contenuti pubblicitari online, televisivi e radiofonici i partner dell’impresa congiunta pianificano di introdurre in Svizzera pubblicità mirata per gruppi target tramite Swisscom-TV.

La COMCO si attende che la nuova società comune diventi uno degli attori più importanti nel settore della commercializzazione dei contenuti pubblicitari. Il comunicato afferma comunque che sul mercato esistono concorrenti forti e non vi è quindi il rischio di “una soppressione della concorrenza efficace”. Qualora in futuro l’impresa dovesse avere una posizione dominante la COMCO potrà intervenire in un secondo tempo.

Aziende soddisfatte

Swisscom si è già dichiarata molto soddisfatta della decisione odierna. Urs Schaeppi, direttore generale del gigante telefonico, interrogato a margine di una conferenza stampa ha affermato di avere ora la possibilità di fare qualcosa di innovativo. “Abbiamo l’opportunità di cambiare qualcosa sul mercato della pubblicità in Svizzera”, ha detto.

Un primo ostacolo è stato superato, ha dal canto suo affermato all’ats il portavoce della SSR Daniel Steiner. Ora si tratta di attendere il benestare dell’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), che sta esaminando il coinvolgimento della SSR in un’alleanza del settore privato.

Secondo la Ringier, la COMCO ha preso una decisione ragionata e ha dimostrato lungimiranza. Anche il gruppo zurighese – per voce del portavoce Edi Estermann – sottolinea in ogni caso che si tratta solamente di un primo passo, in attesa della decisione dell’UFCOM.

Alternativa svizzera

Swisscom, SSR e Ringier avevano annunciato a metà agosto l’alleanza. L’idea è quella di proporre “un’alterativa svizzera” ai giganti americani del settore Google o Facebook, che detengono circa il 50% del mercato della pubblicità digitale nella Confederazione.

L’impresa comune, che partirà con le sue attività nel primo trimestre 2016, conterà circa 290 impiegati e avrà come direttore generale Martin Schneider, attualmente al vertice di publisuisse. Il CEO della Ringier Marc Walder sarà presidente del consiglio d’amministrazione (cda), mentre SSR e Swisscom saranno rappresentate nel cda coni rispettivi direttori generali Roger de Weck e Urs Schaeppi.

Polemiche

L’annuncio dell’alleanza aveva creato un terremoto di reazioni. L’associazione “Aktion Medienfreiheit” (Azione libertà di stampa), legata ai partiti borghesi, aveva dichiarato che partecipazione di SSR e Swisscom, aziende controllate dallo Stato, è particolarmente problematica. Queste imprese devono raggiungere obiettivi di interesse pubblico; “non va bene che si inseriscono in settori già in mano a enti privati”, era stato affermato.

Syndicom aveva indicato la nuova alleanza come un pericolo per la varietà del panorama mediatico. L’intesa potrebbe infatti rendere ancora più difficile, per i piccoli media in Svizzera, ottenere guadagni dalla pubblicità, aveva spiegato il sindacato.

In seguito alle polemiche, il gruppo Rinigier aveva lasciato con effetto immediato l’associazione degli editori svizzero-tedeschi Schweizer Medien, seguito da Ringier Romandie, che aveva abbandonato Médias Suisses.

Oggi le associazioni degli editori svizzero tedeschi e francesi, Schweizer Medien e Médias Suisses, si sono rammaricate dell’approvazione della COMCO. Le organizzazioni non si dichiarano comunque sorprese, e sottolineano che l’organo competente per valutare la situazione è l’UFCOM, che dovrebbe vietare questa alleanza o per lo meno porle dei limiti.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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