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Inchiesta amministrativa contro procuratore generale Ginevra

(Keystone-ATS) Il procuratore generale del canton Ginevra, Olivier Jornot, è oggetto di un’inchiesta amministrativa avviata dal Consiglio superiore della magistratura (CSM).

Secondo Le Temps, Jornot avrebbe avuto un comportamento “lascivo” con una procuratrice in discoteca durante la festa di capodanno del Ministero pubblico, svoltasi in gennaio.

Jornot ha confermato all’ats la procedura amministrativa. “Visto che l’inchiesta è ancora in corso, non mi esprimo e riservo le risposte alle domande che mi saranno poste dal CSM”, ha aggiunto. Il CSM, dal canto suo, conferma l’apertura della procedura, avviata poco tempo dopo la serata in questione. Essa coinvolge il procuratore generale e una procuratrice.

Il CSM è incaricato di sorvegliare il buon funzionamento dei tribunali e di assicurarsi che i magistrati esercitino il loro incarico con “dignità, rigore, assiduità, diligenza e umanità”. Lo stesso Jornot è membro del CSM. Nei riguardi dei magistrati, la legge sull’organizzazione giudiziaria prevede quattro tipi di sanzione: il monito, il biasimo, la multa e la destituzione.

La notizia dell’apertura dell’inchiesta amministrativa giunge a una settimana da altre rivelazioni di stampa sulla vita privata di Jornot. L’Illustré ha divulgato la relazione del procuratore generale con un’altra procuratrice con la quale ha pure acquistato un bene immobiliare, in cui la donna vive da sola. La legge precisa che le persone che convivono in modo durevole non possono far parte della stessa giurisdizione.

Le rivelazioni del settimanale hanno incitato l’avvocato e consigliere nazionale Yves Nidegger a querelare a sua volta il procuratore generale presso il CSM. Il parlamentare UDC spiega di aver subito minacce indirette da parte di Jornot dopo aver denunciato in novembre i “comportamenti problematici” di una procuratrice.

La donna – la stessa che intrattiene una relazione con il procuratore generale – dimostra “un’ostilità generale” nel corso delle udienze, afferma Nidegger, che si interroga sulle competenze della procuratrice. “All’epoca pensavo che le minacce volte ad allontanarmi dai tribunali fossero la dimostrazione di uno zelo eccessivo del procuratore generale per proteggere i suoi subordinati”.

Alla luce delle rivelazioni dell’Illustré, “queste minacce sono molto più irrazionali e pericolose, perché emanano da un uomo che protegge la sua compagna”, sottolinea Nidegger, secondo cui “questa relazione induce il procuratore generale a modificare il suo comportamento e a deviare dalla linea istituzionale”.

Le relazioni amorose di Jornot hanno pure provocato una richiesta di doppia ricusazione, presentata dall’avvocato Giorgio Campa. Confermando quanto riferito oggi dall’Illustré, l’avvocato spiega che la sua domanda è motivata con il fatto che Jornot e la sua compagna hanno istruito due procedure legate al medesimo caso.

Alla giornalista di Le Temps Jornot ha dichiarato di essersi investito totalmente nella sua carica, di cui ha “un’alta visione”. “Per il resto, e anche se vivo in modo quasi monacale, non ho prestato giuramento per diventare un santo e neppure una macchina. Sono rimasto un uomo, con tutte le conseguenze che questo implica”.

A Ginevra, il procuratore generale è eletto al suffragio universale. Dopo aver vinto le elezioni una prima volta nell’aprile 2012, Olivier Jornot – ex deputato del partito liberale – è stato riconfermato nel suo mandato nell’aprile 2014, per una durata di sei anni.

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