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Infrastruttura ferroviaria, ecco le ragioni del sì

(Keystone-ATS) Ben 179 tra consiglieri nazionali e agli Stati (PS, PPD, PLR, UDC, PVL, Verdi e PBD) invitano l’elettorato ad accettare il prossimo 9 febbraio il decreto federale che istituisce il nuovo fondo a tempo indeterminato per il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF). Solo in questo modo, indica una nota odierna del comitato favorevole “Sì al FAIF”, sarà possibile in futuro gestire l’aumento dei viaggiatori mediante l’estensione della rete ferroviaria laddove necessario. FAIF garantirà anche la manutenzione delle infrastrutture a tutto vantaggio dell’efficienza della rete e della sicurezza.

La prima fase di ampliamento comprende interventi per 6,4 miliardi di franchi. Assieme ad altri progetti che saranno realizzati nell’ambito del fondo infrastrutturale oppure del programma SIF (sviluppo futuro dell’infrastruttura ferroviaria), entro il 2025 Confederazione investirà oltre dieci miliardi di franchi nel potenziamento della rete ferroviaria.

Per Evi Allemann (PS/BE), presidente dell’Associazione traffico e ambiente (ATA), FAIF permetterà di gestire la crescita degli fruitori del treno, sia per il trasporto passeggeri che merci. Gli interventi sono importanti, non solo a causa dell’aumento demografico, ma anche della forte sollecitazione cui è sottoposta la ferrovia: gli Svizzeri sono infatti tra i maggiori fruitori di questo mezzo di trasporto.

Il progetto, poi, contempla un aspetto che lo rende particolarmente seducente: prevede infatti interventi di ampliamento o miglioramento in tutto il Paese.

Un rete efficiente non può tuttavia rimanere tale senza una continua manutenzione. FAIF risponde anche a questa esigenza, ha ricordato il consigliere nazionale Jürg Grossen (PVL/BE), a tutto vantaggio della sicurezza degli utilizzatori.

Per Olivier Français (PLR/VD) non si possono tacere i risvolti economici di questa operazione di grande respiro come FAIF: non solo trasporti efficienti sono fondamentali per far girare l’economia, ma essi stessi costituiscono un importante datore di lavoro.

Per i fautori di FAIF, specie borghesi, trasporto ferroviario e su strada non vanno contrapposti, bensì resi complementari. Per il “senatore” Peter Bieri (PPD/ZG), la Svizzera ha bisogno di una rete efficiente di trasporto tanto su strada che su ferrovia. FAIF permette questa coabitazione.

Per This Jenny (UDC/GL), il finanziamento di FAIF è onesto è sopportabile per tutti, poiché equamente ripartito tra la Confederazione, i cantoni e i viaggiatori.

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