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Iniziativa “per equo finanziamento trasporti”, lanciata campagna

(Keystone-ATS) “Ora tocca alla strada”: il comitato che sostiene l’iniziativa “per un equo finanziamento dei trasporti” vuole mettere fine alle “forti disparità di trattamento” fra strada e ferrovia in materia di finanziamento.

Il testo su cui si voterà il prossimo 5 giugno – conosciuto anche come iniziativa della “vacca da mungere” – è sostenuto da rappresentanti di tutti i partiti borghesi, ha sottolineato il comitato promotore dando il via oggi a Zurigo alla campagna per il “sì”.

L’iniziativa vuole assicurare la base finanziaria per la realizzazione di progetti stradali necessari e urgenti. Gli utenti della strada pagano sempre più imposte e tasse, ma sono sempre più spesso fermi in colonna. Eliminare le strozzature e assicurare un’infrastruttura stradale efficiente permetterà di ridurre “gli enormi costi” che queste colonne causano all’economia.

Per la consigliera nazionale Doris Fiala (PLR/ZH), il principio della verità dei costi è oggi “evidentemente disatteso”. La metà del prodotto netto dell’imposta sul consumo di carburanti (la cosiddetta imposta sugli oli minerali) finisce direttamente nella cassa federale. L’altra metà va al fondo per il finanziamento speciale per il traffico stradale. Gli afflussi e i deflussi di denaro sono “assai confusi e poco chiari”.

Dei circa 9 miliardi di franchi che gli utenti della strada pagano annualmente alla Confederazione, soltanto il 30% viene attualmente utilizzato per l’infrastruttura stradale. In altre parole: il denaro c’è, ma bisogna utilizzarlo in modo giusto, ha sottolineato la deputata zurighese.

Con il sistema attuale di finanziamento, già a partire dal 2018 mancheranno i fondi per le strade. Il Consiglio federale e una maggioranza del parlamento vogliono aumentare la tassa sulla benzina prima di procedere a qualsiasi investimento, ha detto Adrian Amstutz, consigliere nazionale (UDC/BE) e presidente dell’associazione dei trasportatori stradali ASTAG.

L’iniziativa impedirà di aumentare quella tassa. Il deputato bernese ha inoltre sottolineato che il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) non si presenta nella sua forma attuale come un complemento paritario e paragonabile al FIAF: il fondo per il finanziamento e ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria, approvato in votazione con un pacchetto di 6,4 miliardi di franchi.

Fino alla votazione del 5 giugno, il FOSTRA rimane “una scatola a sorpresa, perché le Camere riprenderanno solo allora la discussione sul progetto”. Amstutz avrebbe preferito che l’iniziativa sulla “vacca da mungere” e il FOSTRA fossero state trattate dalla Camere contemporaneamente.

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