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Inizio d’anno caldo, attenti alle zecche

Il morso della zecca può trasmettere infezioni pericolose per l'uomo (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/AP/CLAUDIA OSTROP sda-ats

(Keystone-ATS) Con l’aumento delle temperature delle scorse settimane si assiste a una sempre maggiore presenza di zecche e a un incremento dei morsi di questi fastidiosi parassiti.

Lo scorso anno, particolarmente caldo, i casi segnalati ai medici hanno raggiunto la cifra record di 28’980, indica oggi l’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP.

Il morso della zecca può trasmettere infezioni pericolose per l’uomo. In Svizzera prevalgono la meningoencefalite primaverile-estiva, di origine virale, e la borreliosi di Lyme, provocata da batteri. L’infezione virale può provocare l’infiammazione delle meningi e in molti casi comportare conseguenze molto gravi.

La sola misura di prevenzione efficace contro la meningoencefalite è il vaccino, raccomandato ai gruppi a rischio: si tratta delle persone che vivono nelle regioni conosciute per ospitare zecche portatrici del virus e chi si reca regolarmente nei boschi. Secondo l’UFSP, solo l’1% dei parassiti è infetto: la maggior parte delle persone morse da una zecca non contraggono infatti l’infezione.

Lo scorso anno vi sono stati 201 casi di meningoencefalite primaverile-estiva, di origine virale. In media in Svizzera si registra un decesso all’anno a causa di questa malattia.

Per quanto riguarda la borreliosi di Lyme, l’UST ricorda che solo dal 5 al 50% delle zecche è portatore di borrelie, cioè dei batteri che provocano patologie nell’uomo. Inoltre, questi batteri vengono trasmessi soltanto se la zecca ha succhiato il sangue a lungo, probabilmente per più di 24 ore. Perciò, in molti casi, non serve fare il test.

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